MaM
Messaggio del 29 febbraio 1988: Figli cari! Abbandonate tutti i problemi e le vostre difficoltà a Gesù e pregate. Pregate, pregate, pregate! Durante questo mese, ogni sera, pregate davanti alla croce in segno di ringraziamento verso Gesù che ha dato la sua vita per voi.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 24-19 Giugno 7, 1928 Come Iddio nel creare l’uomo gli infuse tre soli; foga del suo amore. Esempio del sole.

(1) Il mio volo nel girare negli atti della Volontà Divina continua sempre, e quando giungo nell’Eden, mi sembra che Gesù ha voglia di dire qualche cosa, il ricordo, il luogo dove creò l’uomo la sua Volontà creante, il suo amore sfoggiante, le prerogative, la bellezza con cui creò l’uomo, i beni, la grazia con cui lo arricchì, sono i più dolci e cari ricordi al suo cuore paterno che lo fanno affogare d’amore, e per dare sfogo alle sue vampe vuol parlare di ciò che fece nel crearlo, tanto, che mentre scrivo sento il suo cuore che batte forte, forte, e sussultando di gioia mi getta le braccia al collo, e baciandomi con tale enfasi di affetto si ha chiuso nel mio cuore, come ferito dalla foga di quell’amore che ebbe nella Creazione, ed atteggiandosi misto a festa ed a dolore, voleva essere spettatore di ciò che stavo per scrivere. Onde, Gesù mi aveva detto:

(2) “Figlia mia, quanti nostri prodigi concorsero nel creare l’uomo, col nostro alito gli fu infusa l’anima, nella quale la nostra paterna bontà gli infondeva tre soli in cui formava in essa il perenne e fulgido giorno, non soggetto a nessuna notte. Questi tre soli venivano formati dalla potenza del Padre, dalla sapienza del Figlio, dall’amore dello Spirito Santo. Questi tre soli mentre venivano formati nell’anima, restavano in comunicazione con le Tre Divine Persone, in modo che l’uomo teneva la via per salire a Noi, e Noi tenevamo la via per scendere in lui. Questi tre soli sono le tre potenze: Intelletto, memoria e volontà, che mentre son distinte tra loro, si danno la mano e giungono a formare anche una sola, simbolo della nostra Trinità adorabile, che mentre siamo distinte nelle persone, formiamo una sola potenza, un’intelletto solo, ed unica volontà. Fu tanto l’amore nel creare l’uomo, che il nostro amore allora si contentò quando le comunicammo la nostra somiglianza. Questi tre soli furono messi nel fondo dell’anima umana, come il sole nel fondo della volta del cielo, che con la sua luce tiene in festa la terra, e coi suoi mirabili effetti dà vita a tutte le piante ed a ciascuna il gusto, la dolcezza, il colore e la sostanza che le conviene. Il sole nel suo tacito silenzio guida la terra, ammaestra tutti, non con le parole, ma coi fatti, e con tale eloquenza che nessun’altro lo può raggiungere, e con la sua luce penetrante si fa vita di tutto ciò che produce la terra. Guarda, un sol sole per tutta la terra, ma per l’anima umana il nostro amore non fu contento di uno, e siccome ci trovavamo nella foga del nostro amore di dare e di ridare, ne formammo tre soli, dai quali dovevano essere diretti, animati e ricevere la vita tutti gli atti umani; che ordine, che armonia mettemmo nel nostro amato e caro figlio. Ora figlia mia, questi tre soli esistono nell’uomo, ma si trovano nelle condizioni quando il sole che splende nel cielo si trova circondato da dense nubi e non può riempire la terra con la vivezza della sua luce, e sebbene le comunicazioni non sono né interrotte né spezzate in virtù delle nubi, però gli effetti la terra li riceve stentati, e non gode tutto il bene che le potrebbe fare il sole, sicché siccome non riceve tutta la vita del sole, è come malata, i suoi frutti sono scipiti e non maturi, molte piante senza frutti, quindi la terra è malinconica, senza festa, perché le nubi hanno impedito che ricevesse tutta la pienezza della luce del sole per coronarsi di gloria e di onore. Tale si trova l’uomo, tutte le cose stanno a posto, tra Noi e lui niente è spezzato né interrotto, ma l’umano volere ha formato dense nubi, e perciò si vede l’uomo senza la gloria, l’ordine, ed armonia della sua creazione, e quindi le sue opere sono senza frutti, guaste e senza bellezza, i suoi passi sono vacillanti, si può dire ch’è il povero malato perché non si fa dirigere dai tre soli che possiede nell’anima sua. Onde venendo a regnare la mia Volontà, la prima cosa che abbatterà sarà l’umano volere, e soffiando metterà in fuga le nubi, e l’uomo si farà dirigere dai tre soli che tiene nel fondo dell’anima, che posseggono la nostra comunicazione, e subito salirà alla nostra origine e tutto sarà festa e gloria per Noi e per lui”.