MaM
Messaggio del 7 marzo 1985:Cari figli, oggi vi invito a rinnovare la preghiera nelle vostre famiglie. Cari figli, spronate anche i più piccoli alla preghiera e che i bambini si rechino alla S. Messa. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!".

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 24-17 Maggio 30, 1928 La Creazione l’esercito divino, il Fiat la celeste bandiera. Esempio del bambino ed il padre ricco. Come Gesù vuole popoli interi che preghino; chi sono questi popoli.

(1) Stavo facendo il mio giro nel Fiat Divino, e riunendo tutta insieme la Creazione tutta, per portarla innanzi alla Maestà Suprema come il più bello omaggio, l’adorazione più profonda e l’amore più intenso e più esteso a Colui che l’aveva creato, mi sembrava che non c’era cosa più bella da portare al mio Creatore che la magnificenza ed il continuato prodigio delle sue stesse opere. Onde mentre ciò facevo, il mio amato Gesù, movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, non c’è omaggio più bello e degno della nostra Maestà adorabile, che offerirci le nostre stesse opere; come tu giri nella Creazione, così riunisci il nostro esercito divino per mandarlo a Noi, come gloria nostra e come esercito agguerrito che chiede con insistenza e violenza il regno della Divina Volontà, perciò come tu giri, metti avanti a ciascuna cosa creata il Fiat Divino come bandiera nobile e divina, che col loro tacito parlare chieggono con forza divina il regno della mia Volontà sulla terra. Oh! come è bello vedere tutta la Creazione tutta bandierata col Fiat Divino, dalla più piccola cosa alla più grande, tutte posseggono la bandiera del Fiat messa dalla mia piccola figlia, pare proprio un esercito formidabile che sventolando con imponenza la loro nobile bandiera, chieggono con ripetute istanze ciò che loro posseggono, cioè il regno della mia Volontà sulla terra”.

(3) Onde son rimasta a continuare il mio giro e non solo a tutta la Creazione, ma anche a tutti gli atti fatti d’Adamo nello stato di sua innocenza, a tutti quelli fatti dalla Vergine Regina, come pure a quelli fatti da Nostro Signore, io mettevo il mio Fiat Divino mandandole come un esercito ordinato intorno alla Divinità, che chiedessero il suo regno, e Gesù ha soggiunto:

(4) “Figlia mia, Cieli e terra pregano, tutti gli atti miei, quelli della Sovrana Regina, come pure quelli d’Adamo innocente, che erano tutti investiti dal mio Fiat Divino, hanno tutti una voce che risuonando tra loro come un’eco dolcissimo e forte, chieggono venga il tuo regno. Figlia mia, nel creare l’uomo Io feci come un padre ricchissimo, che avendo avuto alla luce il suo bambino, vorrebbe trastullarsi col suo piccino col darle tutte le sue ricchezze e gli dice continuamente: “Figlio, prendi ciò che vuoi e quanto più puoi”. Il piccino si empie le tasche, le sue piccole manine, ma tanto, che non potendo contenerle le scorrono a terra, ed il padre istigandolo le dice: “Questo è tutto che hai preso? Su, prendi ancora, prendi tutto”. Ed il bimbo si vede impacciato e ritorna ardito a prendere, ma la sua piccola capacità non può prendere altro, ed il padre sorride e si trastulla col suo piccino. Tale feci Io coll’uomo, le feci dono di tutte le mie ricchezze, e lui come piccolo bambino, era incapace di poterle prendere tutte, ed Io trastullandolo gli dicevo: “Prendi, prendi figlio mio, prendi assai, prendi tutto se puoi, quanto più prenderai tanto più godrò e farò festa”. Non lo sto facendo questo con te, fino a volerti dare il regno della mia Volontà Divina? Perciò ti faccio girare in tutta la Creazione, nelle opere della mia Redenzione, neppure ti privo dei domini della Sovrana del Cielo, e mentre tu giri nelle nostre opere e domini, ti vo sussurrando all’orecchio: “Prendi ciò che vuoi mia piccola figlia”. E per darti il diritto ti faccio segnare tutte le opere nostre ed i nostri domini col tuo ti amo, e questo tuo ti amo che ripete il suo ritornello, dammi il tuo Fiat Divino, pare che siano intrecciate insieme, Fiat, e ti amo, ed Io conoscendo che ciò che tu vuoi e domandi è la cosa più grande e un regno divino in cui non solo tu, ma tutti quelli che staranno in questo regno, siano tutti re e regine. Se tu sapessi che cosa mi domandi! Cieli e terra ne sono meravigliati e stanno tutti guardando la arditezza della tua domanda, e la mia bontà tutta paterna, che con amore tutto eccessivo ti vagheggia, ti sorride per darti più fiducia a chiederlo con più arditezza, perché figlia mia, essendo un regno sì grande che debbo dare, Io voglio un popolo intero che me lo chieggono, e il primo popolo è tutta la Creazione, che tu col girare in mezzo ad essa, muovi tutti a chiedere che venga il regno della mia Volontà Divina sulla terra; il secondo popolo sono tutte le opere mie e quelle della mia Mamma Celeste che furono fatte sulla terra, questi popoli sono popoli divini ed interminabili, poi c’è il popolo della bassa terra, ch’è chi recita il Pater Noster, ed i pochi che conoscono in qualche modo la mia Volontà Divina chieggono che venga a regnare sulla terra. E quando popoli interi mi pregano, con a capo colei a cui è stata affidata una missione sì grande, con più facilità si concede quello che Noi vogliamo dare e con insistenze ci viene domandato. Non succede così nel basso mondo? Se si deve eleggere un re, un capo d’un paese, ci sono quelli che muovono il popolo a gridare: “Vogliamo il tale per re, il tale altro per capo d’un paese”. Se si vuole una guerra si fa gridare il popolo: “Vogliamo la guerra”. Non c’è cosa importante che si faccia dentro d’un regno, che non si ricorre al popolo a farlo gridare ed anche tumultuare per darsi ragione e dire: “E’ il popolo che lo vuole”. E molte volte il popolo, mentre dice che lo vuole, ma non sa quello che vuole, né tutte le buone o tristi conseguenze che ne verranno. Se ciò fanno nel basso mondo, molto più Io, quando devo dare cose importanti, beni universali, voglio che popoli interi me lo chieggano, e tu devi formare questi popoli, prima col far conoscere tutte le conoscenze sul mio Fiat Divino, secondo girando ovunque, movendo Cieli e terra a chiedere il regno della mia Divina Volontà”.