(1) Dopo aver stato quasi una notte intera a scrivere, mi sentivo sfinita di forza e pensavo tra me: “Quanti sacrifici, quanto mi costa questo benedetto scrivere, ma quale ne sarà l’utile, il bene, la gloria che do al mio Creatore? Se con questi sacrifici potrò far conoscere il regno del Fiat Divino, sarà tanto guadagnato, ma se non otterrò questo, i miei sacrifici di scrivere saranno inutili e vuoti e senza effetti”. Ora mentre ciò pensavo, il mio amabile Gesù è uscito da dentro il mio interno, e stringendomi a Sé per darmi la forza mi ha detto:
(2) “Figlia diletta del mio Voler Divino, coraggio nell’andare avanti, niente è inutile di ciò che si fa per Me, perché quando l’anima fa un’atto solo per Me, viene a racchiudere nel suo atto tutto Me stesso, e racchiudendo Me stesso, il suo atto acquista il valore d’una Vita Divina, la quale è più che sole, ed il sole per natura sua primeggia su tutte le altre cose in dar luce, calore ed effetti di beni innumerevoli a tutta la terra, onde tutto ciò che si fa per Me, per sua natura deve portare gli effetti del gran bene che la vita divina contiene. Oltre di ciò, tu devi sapere che tutte le conoscenze e manifestazioni che ti faccio sulla mia Volontà e che tu scrivi sulla carta, non si partono da te, ma restano accentrate in te, come raggi dentro della sua sfera, e questa sfera è la mia stessa Volontà Divina che regna in te, la quale si diletta con tanto amore di aggiungere sempre nuovi raggi che fa delle sue conoscenze in questa sfera, per fare che le creature potessero trovare luce sufficiente per conoscerla, e attrattive rapitrice per amarla. In questa sfera saranno racchiusi tutti i raggi per formare il regno del Voler Divino, tutti i raggi partendo da dentro una sola sfera avranno uno scopo unico, di formare il mio regno; ma però ogni raggio avrà un’ufficio distinto, un raggio racchiuderà la santità del mio Fiat Divino e porterà santità, un’altro felicità e gioia ed investirà coloro che vorranno vivere in Esso di felicità e gioia, un’altro raggio racchiuderà pace e rassoderà tutti nella pace, un’altro fortezza, un’altro luce e calore ed i figli del regno mio saranno forti, avranno luce per fare il bene e per fuggire il male, e amore ardente per amare ciò che posseggono, e così di tutti gli altri raggi che partiranno da dentro questa sfera. Ora tutti i figli della mia Volontà saranno investiti da questi raggi, si aggireranno intorno ad essi, anzi ogni raggio imboccherà le loro anime e succhieranno da essi la Vita del mio Fiat. Onde qual sarà la tua felicità nel veder scendere da dentro la tua sfera, in virtù di questi raggi, tutto il bene, la felicità, la santità, la pace e tutto il resto in mezzo ai figli del regno mio? E risalire negli stessi raggi la gloria completa che queste creature daranno al loro Creatore, per aver conosciuto il regno della mia Volontà? Non ci sarà bene che non scenderà per mezzo tuo, in virtù della sfera della mia Volontà messa in te, né gloria che non risalirà sulla stessa via. Quando eleggo una creatura ad una missione che deve portare il bene universale in mezzo all’umana famiglia, primo fisso e racchiudo tutti i beni nella eletta, la quale deve contenere tutto il bene soprabbondante che devono ricevere gli altri, i quali forse neppure prenderanno tutto ciò che la eletta creatura racchiude. Ciò successe nell’Immacolata Regina, che fu eletta per Madre del Verbo eterno, e quindi Madre di tutti i redenti, tutto ciò che essi dovevano fare e tutto il bene che dovevano ricevere fu racchiuso e fissato come dentro di una sfera di sole dentro della Sovrana del Cielo, in modo che tutti i redenti si aggirano intorno al Sole della Mamma Celeste, in modo che Lei, più che madre tenerissima, non fa altro che imboccare i suoi raggi ai figli suoi per nutrirli con la sua luce, con la sua santità, col suo amor materno, ma quanti raggi che spande non sono stati presi dalle creature, perché ingrate non si stringono tutti intorno a questa Madre Celeste? Dunque chi è eletta deve possedere di più di quello che dovrebbero possedere tutti gli altri insieme. Come tutti trovano luce nel sole, in modo che tutte le creature non prendono tutta l’estensione della luce e l’intensità del calore, così successe della Mamma mia, sono tali e tanti i beni che Essa contiene, che più che sole spande i benefici effetti dei suoi raggi vitali e vivificanti. Così sarà per chi è stata eletta per il regno della mia Volontà. Vedi dunque come ti sarà ricompensato il sacrificio di scrivere, primo, che ti viene fissato in te il bene del raggio di quella conoscenza, e poi, che vedrai scendere per mezzo tuo quel bene in mezzo alle creature e di ricambio risalire la gloria in quella stessa luce, del bene che faranno. Come nel Cielo ne sarai contenta e mi ringrazierai dei sacrifici che ti ho fatto fare! Figlia mia, quando un’opera è grande, universale, che racchiude molti beni che possono tutti fruire, ci vogliono più grandi sacrifici, e chi è eletta per prima dev’essere disposta a dare e sacrificare tante volte la sua vita per quanti beni racchiuda, per dare insieme con quei beni la sua stessa vita a bene degli altri suoi fratelli. Non feci altrettanto Io nella Redenzione, non vorresti tu forse imitarmi?”
(3) Dopo di ciò seguivo il mio giro nella Creazione per seguire gli atti della Divina Volontà che ci sono in essa, ed il mio amato Gesù ha soggiunto:
(4) “Figlia mia, prima che fosse creato l’uomo volli creare primo tutta la Creazione, che doveva servire come specchio dell’uomo, nella quale specchiandosi, doveva servirgli come copiare in sé stesso le opere del suo Creatore, doveva essere tale e tanta la copia che doveva fare in sé di tutta la Creazione, che si doveva vedere nell’uomo come specchio tutti i riflessi di essa, e nella Creazione tutti i riflessi di lui, sicché l’una doveva specchiarsi nell’altro. Iddio amò più l’uomo che tutta la Creazione, perciò volle prima formargli lo specchio delle opere sue, dove rimirandosi doveva copiare l’ordine, l’armonia, la luce, la fermezza, delle opere di Colui che lo aveva creato, ma ingrato l’uomo non guarda questo specchio per copiarlo, e perciò è disordinato, le sue opere sono senza armonia, scordante come uno che vuol suonare senza imparare la musica, che invece di dar piacere a chi ascolta dà fastidio e scontento, il bene che fa è senza luce e calore e perciò senza vita, ed incostante ad ogni soffiar di vento. Ecco perciò che per chi deve vivere nel mio Voler Divino la chiamo a specchiarsi nella Creazione, affinché spaziandosi in essa, trovi la scala per salire nell’ordine della mia Volontà”.