(1) Continuando il mio abbandono nel Voler Divino e sentendomi tutta circondata dal mare interminabile della sua luce, pregavo il mio amato Gesù che affrettasse, che facesse presto a far conoscere la sua Volontà, affinché conoscendola, tutti potessero sospirare il suo regno per farsi dominare da Essa, ed il mio amabile Gesù mi ha detto:
(2) “Figlia mia, la volontà umana formò il germe cattivo ed il tarlo nelle generazioni umane, ora, il Sole della luce della mia Volontà Divina deve tanto abbatterlo questo germe cattivo, investirlo e distruggerlo a via di luce, di calore e di conoscenze, sicché ogni conoscenza che manifesto sul mio Fiat Divino è un colpo che do al voler umano, in modo che tutte le conoscenze sopra di Esso formeranno tante battiture per farlo morire, e la luce e calore di Esso lo spolverizzeranno e bruceranno il germe cattivo e vi formeranno il germe buono e santo della mia Volontà nelle umane generazioni. E come vado manifestando le conoscenze sopra di Essa, così getto nell’anima tua il suo germe, preparo la terra e lo sviluppo del germe, e la luce e calore del mio Volere Divino distendono le sue ali di luce sopra del germe, più che una madre nasconde il suo parto nel proprio seno, per fecondarlo, moltiplicarlo e farlo crescere nel suo seno di luce. E siccome una creatura col fare la sua volontà umana produsse il germe cattivo e formò la ruina all’umana famiglia, così un’altra creatura col far morire l’umano volere produrrà il germe del Fiat Divino, dandogli vita e dominio in lei restituirà ciò che perdettero le creature, e formerà la loro salvezza, santità e felicità; se una creatura potette formare tanti mali col fare la sua volontà, perché non potrà formare un’altra creatura tutti i beni col fare la mia, e dare libertà al mio Volere di formare la sua vita e formarvi il suo regno?”
(3) Onde continuavo a pensare al Fiat Divino e dicevo tra me: “Ma come mai può venire questo regno del Voler Divino in mezzo alle creature se il peccato abbonda, nessuno si dà pensiero a volerlo questo regno, anzi pare che pensano a guerre, a rivoluzioni, a mettere sossopra tutto il mondo, e pare che si rodono di rabbia perché non giungono del tutto ai loro perversi disegni, stando in agguato ad aspettare l’occasione, tutto questo non allontana la grazia d’un bene sì grande?” Ed il mio amato Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:
(4) “Figlia mia, tengo te che vali più che tutto, e mettendo da parte tutti, guarderò il tuo valore, cioè il valore della mia Volontà Divina in te, e disporrò il regno mio in mezzo alle creature; una persona vale a secondo il valore che le viene affidato, se la mia Volontà contiene un valore infinito, che supera tutto il valore di tutte le creature insieme, chi la possiede, innanzi alla Maestà Divina, tiene il valore che supera tutto, quindi per ora tengo te, e mi basta per disporre il regno della mia Volontà. Perciò tutti i mali di questi tempi, e sono troppi, non equivalgono al gran valore della mia Volontà Divina operante in una sola creatura, ed Essa se ne servirà di questi mali per farne mucchio e con la sua potenza spacciarli dalla faccia della terra. Ciò successe nella Redenzione, i mali non erano sbanditi dalla terra, anzi più che mai abbondavano, ma siccome venne sulla terra la Sovrana Regina, la creatura che possedeva una Volontà Divina in Lei, che racchiudeva tutto il valore del bene della Redenzione, non guardando gli altri, né i loro mali, guardai il valore di questa Celeste creatura, sufficiente ad impetrare la mia discesa sulla terra, ed in vista di Lei sola, che possedeva le nostre prerogative ed il valore d’una Volontà Divina ed infinita, diedi e formai il regno della Redenzione in mezzo alle creature, perciò nel disporre il bene della Redenzione, volli trovare nella Mamma mia tutto il valore di Essa, volli mettere al sicuro nel suo cuore materno tutti i beni che doveva racchiudere la mia venuta in mezzo alle creature e poi concedette il bene che la Sovrana del Cielo mi domandava. Feci come un principe quando deve partire per destinazione di altre conquiste, sceglie il più fido, affida i suoi segreti, vi mette nelle sue mani tutto il valore delle spese che ci vogliono per le conquiste volute, e fidandosi di questo solo che conosce, che possiede tutto il valore delle desiderate conquiste, parte trionfante sapendone certa la vittoria. Così faccio Io, quando voglio dare un bene alle creature prima mi fido d’una sola, metto in lei tutto il valore di quel bene, e poi come certo do il bene che essa mi domanda per le altre creature. Perciò pensa a racchiudere in te tutto il valore che deve contenere il regno della mia Volontà, ed Io penserò a disporre tutto il resto che ci vuole per un bene sì grande”.