(1) Stavo seguendo il Santo Voler Divino nell’atto quando risuscitò dal sepolcro, glorioso e trionfante ed il mio amabile Gesù uscendo da dentro il mio interno mi ha detto:
(2) “Figlia mia, col risorgere la mia Umanità, diede il diritto a tutte le creature di far risorgere non solo le loro anime alla gloria ed alla beatitudine eterna, ma anche i loro corpi. Il peccato aveva tolto questi diritti alle creature di risorgere; la mia Umanità col risorgere li restituì. Essa rachiudeva il germe della resurrezione di tutti ed in virtù di questo germe rachiuso in Me, tutti ebbero il bene di poter risorgere dalla morte. Chi fa il primo atto deve tenere tale virtù da rachiudere in sé tutti gli altri atti che devono fare le altre creature, in modo che in virtù del primo atto, gli altri possono imitare e fare lo stesso atto. Quanto bene non portò la Resurrezione della mia Umanità dando il diritto a tutti di risorgere. Per l’uomo, perché si era sottratto dalla mia Volontà, gloria, felicità, onori, tutto l’era fallito, aveva rotto l’anello di congiunzione che congiungendolo con Dio gli dava i diritti a tutti i beni del suo Creatore e la mia Umanità col risorgere congiunse l’anello d’unione, restituendogli i diritti perduti, dandogli virtù di risorgere. Tutta la gloria, tutto l’onore è della mia Umanità, se non avessi Io risorto, nessuno poteva risorgere. Col primo atto vengono le successioni degli atti simili al primo. Vedi che cosa è la potenza d’un primo atto, la mia Mamma Regina fece il primo atto di concepirmi; Essa per poter concepire Me, Verbo Eterno, racchiuse in Sé tutti gli atti delle creature per ricambiare il suo Creatore in modo da potergli dire: “Son’Io che ti amo, ti adoro, ti soddisfo per tutti”. Onde trovando tutti nella Mamma mia, ad onta che fu uno il mio concepimento, potetti darmi a tutti come vita di ciascuna creatura. Così tu figlia mia, col fare i tuoi primi atti nella mia Volontà, le altre creature ricevono il diritto di entrare in Essa e di ripetere gli atti tuoi, per ricevere gli stessi effetti. Quanto è necessario che anche uno solo faccia il primo atto, perché questo serve ad aprire la porta, a preparare le materie prime, a formare il modello per dare vita a quell’atto. Quando il primo è fatto, agli altri riesce più facile imitarlo. Ciò succede anche nel basso mondo, chi è il primo a formare un oggetto, deve più lavorare, più sacrificarsi, deve preparare tutte le materie che ci vogliono, deve fare tante prove e quando il primo è fatto, non solo acquistano il diritto di poterlo fare gli altri, ma le riesce più facile il ripeterlo, ma tutta la gloria è di chi ha fatto il primo, perché se non fosse fatto il primo, gli altri atti simili mai potevano avere esistenza. Perciò sii atenta a formare i tuoi primi atti se vuoi che il regno del Fiat Divino venga a regnare sulla terra”.
(3) Dopo di ciò stavo fondendomi nel Santo Voler Divino, richiamando tutti gli atti delle creature perché tutti risorgessero in Esso ed il mio dolce Gesù mi ha detto:
(4) “Figlia mia, che gran differenza passa tra un’atto fatto nella mia Volontà ed un’atto anche buono fatto fuori di Essa. Nel primo vi corre una Vita Divina dentro di esso e questa Vita riempie Cielo e terra e quell’atto riceve il valore d’una Vita Divina; nel secondo vi corre un’atto di vita umana e questo è limitato, ristretto, che molte volte il suo valore finisce col finire l’atto e se valore c’è dentro, è valore umano soggetto a perire”.