MaM
Messaggio del 2 gennaio 2009:Cari figli, mentre la grande grazia celeste si spande su di voi il vostro cuore rimane duro e senza risposta. Figli miei perchè non mi date completamente i vostri cuori? Io voglio solo mettere in essi la pace e la salvezza: mio Figlio. Con mio Figlio la vostra anima sarà indirizzata verso le mete più nobili e non vi perderete mai. Anche nella tenebra più fitta troverete la strada. Figli miei decidetevi per la vita nuova con il nome del mio Figlio sulle labbra. Vi ringrazio.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 20-55 Febbraio 3, 1927 Come nel regno del Fiat Divino una sarà la Volontà. Come un detto sulla Volontà Divina può essere una chiave, una porta, una via. Come la Suprema Volontà in tutte le cose create forma tante mammelle da far poppare ai suoi figli le conoscenze di questa.

(1) Il mio sempre amabile Gesù tirandomi tutta a Sé mi ha detto:

(2) “Figlia mia, il regno del Fiat Divino avrà come centro una sola Volontà, qual è la Divina, quindi una sarà la volontà di tutti, che diffondendosi a tutti e abbracciando tutto, darà la felicità, l’ordine, l’armonia, la forza e la bellezza a tutti, sicché sarà il regno di una sola Volontà, una Volontà per tutti e tutti ad una sola Volontà. Chi rende felice la Patria Celeste, se non la Volontà di Dio e la volontà di tutti? Oh! se in Cielo potesse entrare un’altra volontà che non fosse quella di Dio, ciò che non può essere, i santi perderebbero la pace perenne e sentirebbero il disordine d’una volontà che non è Divina, che non contiene tutti i beni e che non è santa né portatrice di felicità e di pace, quindi tutti unanime la metterebbero fuori. Perciò il regno del Fiat avrà per legge, per regime, per dominio, la sola e unica mia Volontà, ed in virtù di Essa, tutti saranno felici, d’una sola felicità, non ci saranno mai contese, ma pace perenne”.

(3) Dopo di ciò, sentendo il grande sforzo che facevo nello scrivere e lo stento che provavo, mi sentivo indecisa se dovevo o no continuare a scrivere ed il mio amato Gesù incitandomi mi ha detto:

(4) “Figlia mia, ogni parola di più sulla mia Volontà può essere una chiave di più per aprire il regno del Fiat Supremo, ogni conoscenza di Esso può essere una porta nuova che si forma per dare più agio, più entrate per fare entrare i figli del regno suo. Ogni similitudine sulla mia Volontà è una via di più che si forma per rendere più facile le comunicazioni di questo regno. La più piccola cosa che riguarda il Fiat, è un palpito di Esso che vuol formare in mezzo ai figli del regno suo, e soffocare questo palpito, figlia mia, non conviene, questo palpito porterà una vita nuova e divina bilocata da questo palpito, da far godere a chi avrà la fortuna di possedere questo regno. Non sai tu che per dire che esiste un regno, è necessario prima formarlo e poi dire che esiste? Perciò è necessario che vengano formate le vie, le porte di sicurezza, le chiavi d’oro, non falsificate d’altro metallo, per rendere facile l’entrata nel regno della mia Volontà; perciò una via di meno, una chiave che manchi, una porta chiusa, può rendere più difficoltoso, meno agevole l’entrata in esso. Perciò tutto ciò che ti dico non solo serve a formare questo regno, ma serve pure ad agevolare coloro che vorranno possederlo. Quindi la figlia primogenita della mia Volontà, deve aver cura di rendere più agevole ciò che riguarda il regno dell’eterno Fiat”.

(5) Onde stavo seguendo i miei atti nel Supremo Volere e trovandomi fuori di me stessa giravo per tutta la Creazione per seguire la Divina Volontà in ciascuna cosa creata, ma mentre ciò facevo, si squarciava il velo a ciascuna cosa e si vedeva abitante in esse il Santo Volere, che faceva ciascun atto che ogni cosa creata contiene, sempre operante senza mai fermarsi ed il mio dolce Gesù, uscendo da dentro il mio interno mi ha detto:

(6)Figlia mia, guarda l’amore esuberante della mia Volontà, sempre stabile, sempre operante, sempre in atto di dare, senza mai indietreggiare ciò che stabilì di fare quando il Fiat Supremo echeggiò nella Creazione, Essa prese l’impegno di fare tutte le arti, di disimpegnare tutti gli uffici, di fare tutte le servitù, di prendere qualunque forma per rendere felice l’uomo. Anzi fece più che madre tenerissima, disponendo tutte le cose create, quasi come tante mammelle in cui Essa si nascondeva dentro, per farsi poppare dall’uomo, sicché si fece sole per fargli poppare la sua luce, si fece cielo per fargli poppare l’amore vitale dell’immutabilità, si fece stelle per fargli succhiare la varietà dei beni che contengono le sue opere, si fece acqua, piante e fiori per fargli poppare l’acqua della grazia e dissetarlo, per fargli poppare la sua dolcezza ed i suoi casti profumi, tutte le forme prese la mia Volontà: D’uccello, d’agnello, di colomba, insomma di tutto, per imboccarsi all’uomo e farsi poppare da lui per dargli il bene che ciascuna cosa creata conteneva. Solo una Volontà Divina che in un suo sbocco d’amore creava tutto, poteva prendere tante forme, fare tanti uffici, essere così persistente senza mai cessare di fare i suoi atti. Eppure, chi cerca di penetrarvi in ciascuna cosa creata, per vedere chi è Colei che gli porge il suo petto, per dare il suo latte, per allattare le creature, per ricrearle e per renderle felici? Quasi nessuno. Essa si sviscera continuamente, dà la sua vita in ciascuna cosa creata, per dar vita e non si benignano neppure di guardarla, per vedere chi è Colei che l’ama tanto ed è vita della loro vita. Perciò il dolore della mia Volontà è grande, per tante sconoscenze delle creature. Quindi con pazienza Divina ed invincibile aspetta i figli suoi che conoscendola strappano il velo alle cose create che la nascondono e riconoscono il petto della mamma loro e poppano quelle mammelle divine riconoscenti e da veri figli suoi. Ecco perciò la gloria di tutta la Creazione, di tutta la Redenzione, del tuo Gesù e dell’eterno Fiat allora sarà completa, quando si attaccheranno al suo petto i figli del suo regno, per poppare le sue mammelle, che riconoscendola non si distaccheranno dal suo seno, ed Essa darà tutti i beni e avrà la gloria, il contento di vedere tutti i suoi figli felici e questi figli avranno l’onore, la gloria, di copiare in loro stessi la Madre che con tanto amore li tiene nel suo seno per nutrirli col suo latte divino. Adesso la mia Volontà si trova nelle condizioni come si trova il sole quando le nuvole impediscono che la pienezza della sua luce non può, con tutta la sua vivezza, investire la terra, quindi il sole per causa delle nubi non può spiegare tutta la sua luce che contiene, come se le nubi impedissero la gloria al sole di dare il corso della sua luce sempre uguale, sempre fissa come difatti la dà. Così le nubi della volontà umana impediscono tutto il corso che il Sole della mia Volontà vorrebbe fare verso di loro, e non potendo comunicare tutti i beni che contiene, tanto per mezzo della Creazione quanto direttamente, la sua gloria resta intercettata dalle nubi della volontà umana. Ma quando conosceranno il Fiat Supremo e si daranno per figli suoi, queste nubi saranno tolte ed Essa potrà dare i beni che possiede, allora la nostra gloria sarà completa in mezzo alle creature”.