(1) La mia povera mente nuotava nel mare interminabile dell’eterno Volere ed il mio adorabile Gesù faceva vedere come il prodigio più grande che la sua Santissima Volontà mentre era così immensa, si restringeva nella creatura, mentre restava immensa, per dominarla e formare la sua vita in essa. La creatura che restava immersa sotto un atto continuato di questa Volontà Divina era il miracolo dei miracoli ed il prodigio non mai visto. E l’amabile Gesù tutto bontà mi ha detto:
(2) “Figlia carissima del mio Volere, tu devi sapere che solo il mio eterno Volere tiene un atto continuato che mai cessa, quest’atto è pieno di vita e perciò dà vita a tutto, conserva tutto e mantiene l’equilibrio a Sé stesso e a tutte le cose. Solo Esso può darsi il vanto di possedere quest’atto continuo di dar sempre vita, d’amare sempre, sempre senza cessare un istante. La mia stessa Umanità se possiede quest’atto continuato, è perché in essa scorreva quest’atto continuato del Fiat Supremo; quanto durò la vita della mia Umanità sulla terra? Brevissima. Come compii ciò che era necessario per la Redenzione, me ne partii alla mia Patria Celeste, sebbene restarono gli atti miei, ma questi restarono perché erano animati dall’atto continuato della mia Volontà. Invece la mia Volontà non si parte mai, è sempre al suo posto, preesistente, senza che mai interrompe il suo atto di vita su tutto ciò che da Essa è uscito. Oh! se la mia Volontà partisse dalla terra e da tutte le cose create, tutte le cose perderebbero la vita e si risolverebbero nel nulla. Perché la mia Volontà sul nulla creò tutte le cose e le diede vita, ritirandosi, tutte perderebbero l’esistenza. Ora, vuoi tu sapere chi fu Colei che si fece dominare da quest’atto continuo del mio Volere Supremo e che non dando mai vita al suo, ricevette quest’atto continuo di vita di Volontà Divina, in modo da formare in Lei una vita tutta divina e a somiglianza del suo Creatore? Fu la Celeste e Sovrana Regina, Essa fin dal primo istante del suo immacolato concepimento, ricevette quest’atto di vita di Volontà Divina, per riceverlo continuamente in tutta la sua vita. Questo fu il prodigio più grande, il miracolo non mai visto: La vita della Volontà Divina nell’Imperatrice del Cielo. Perché un atto solo di vita di questo Fiat può fare uscire cieli, soli, mari, stelle e tutto ciò che vuole, sicché tutti gli atti umani messi di fronte ad un atto solo di vita di questa mia Volontà, sono come tante gocce d’acqua che si sperdono nell’oceano, come piccole fiammelle innanzi al sole, come atomi nel grande spazio dell’universo. Immaginati tu stessa che possiede l’altezza dell’Immacolata Regina, con questa vita di atto continuo di Volontà Divina formata in Lei, questo fu il vero miracolo, il prodigio non mai visto, che la piccolezza della Sovrana Celeste racchiudeva in Sé una Vita Divina, una Volontà immensa ed eterna, che possiede tutti i beni possibili ed immaginabili. Perciò in tutte le feste con cui la Chiesa onora la Mamma mia, tutto il Cielo festeggia, glorifica, loda, ringrazia la Suprema Volontà, perché veggono in Lei la sua vita, causa primaria perché ottenne il sospirato Redentore e quindi perché ebbe vita questo Fiat, che dominò e regnò in Lei, si trova in possesso della Celeste Gerusalemme. Fu proprio la Volontà Divina che formò la sua vita in questa Eccelsa Creatura, che l’aprì il Cielo chiuso dall’umana volontà. Perciò con giustizia, mentre festeggiano la Regina, festeggiano il Supremo Fiat che la fece Regina, regnò in Lei, formò la sua vita ed è causa primaria della loro eterna felicità. Perciò una creatura che fa dominare la mia Volontà e le dà il campo libero di formare la sua vita in lei, è il più grande dei prodigi, può muovere Cielo e terra, fin lo stesso Dio, come se nulla facesse, mentre fa tutto e solo essa può spuntare le cose più importanti, distruggere tutti gli ostacoli, affrontare tutto, perché una Volontà Divina regna in lei. E come per impetrare la Redenzione ci voleva tutta la Potenza del Fiat abitante nella creatura, per formarla ci voleva la mia Umanità che la possedeva, così per impetrare che venga il regno del mio stesso Fiat, ci vuole un altra creatura che lo faccia abitare in lei, che gli dia campo libero di formare la sua vita, affinché il mio stesso Volere per mezzo di essa compie l’unico ed il più importante prodigio, che venga a regnare come in Cielo così in terra. E perciò essendo la cosa più grande, che metterà l’equilibrio divino nell’umana famiglia, perciò cose grandi faccio in te, accentro in te tutto ciò che è necessario e decoroso che si sappia di questo mio regno, il grande bene che vuol dare, la felicità di quelli che vivranno in Esso, la sua lunga storia, il suo lungo dolore, e di tanti secoli, che mentre vuole venire a regnare in mezzo alle creature per renderli felici, esse non gli aprono le porte, non lo sospirano, non lo invitano e mentre sta in mezzo a loro non lo conoscono. Solo una Volontà Divina poteva sopportare con pazienza così invitta, di stare in mezzo ad esse di darle la vita e non essere neppure conosciuta. La mia Volontà è grande, interminabile ed infinita, e dove Essa regna, vuol fare cose degne della sua grandezza, della sua Santità e Potenza che contiene. Perciò sii attenta figlia mia, non si tratta di una cosa qualsiasi, di formare una santità, ma si tratta di formare un regno alla mia Volontà adorabile e Divina”.