MaM
Messaggio del 25 luglio 1982:Oggi molti vanno all'inferno. Dio permette che i suoi figli soffrano nell'inferno perché hanno commesso colpe gravissime e imperdonabili. Coloro che vanno all'inferno non hanno più possibilità di conoscere una sorte migliore. Le anime dei dannati non si pentono e continuano a rifiutare Dio. E li lo maledicono ancor più di quanto non facessero prima, quando erano sulla terra. Diventano parte dell'inferno e non vogliono essere liberate da quel luogo.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 20-20 Novembre 3, 1926 Quanti atti facciamo nella Volontà di Dio, tante vie prepariamo per ricevere i suffragi in Purgatorio.

(1) Continuo a vivere tutta abbandonata nell’adorabile Volontà e mentre pregavo, pensavo tra me: “Quanto vorrei scendere nelle prigioni delle anime purganti, per sprigionarle tutte e nella luce dell’Eterno Volere portarle tutte alla Patria Celeste”. In questo mentre, il mio dolce Gesù muovendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, quanto più le anime passate all’altra vita sono state sottoposte alla mia Volontà, quanti più atti hanno fatto in Essa, tante più vie si son formati per ricevere i suffragi dalla terra. Sicché quanto più hanno fatto la mia Volontà, formandosi le vie di comunicazione dei beni che ci sono nella Chiesa e che mi appartengono non c’è via da loro fatta che non gli portano, chi un sollievo, chi una prece, chi una diminuzione di pene; i suffragi camminano in queste vie regie del mio Volere, per portare a ciascuna il merito, il frutto ed il capitale che s’è formato nella mia Volontà, perciò senza di Essa non ci sono vie e mezzi per ricevere i suffragi. Sebbene i suffragi e tutto ciò che fa la Chiesa scendono sempre nel purgatorio; ma vanno a coloro che si sono formato le vie, per gli altri che non hanno fatto la mia Volontà, le vie son chiuse oppure non esistono affatto. E se si son salvati, è perché in punto di morte almeno hanno riconosciuto il supremo dominio del mio Volere, l’hanno adorato e si son sottoposti ad Esso e quest’atto ultimo li ha messi in salvo, altrimenti non potevano neppure salvarsi. Per chi ha fatto sempre la mia Volontà non esistono vie per il purgatorio, la sua via è diritta per il Cielo; e chi non in tutto e per sempre, ma in gran parte ha riconosciuto il mio Volere e si è sottoposto, si è formato tante vie e riceve tanto, che subito il purgatorio lo spedisce al Cielo. Ora come le anime purganti per ricevere i suffragi dovevano formarsi le vie, così i viventi, per mandare i suffragi devono fare la mia Volontà per formarsi le vie per far salire i suffragi nel purgatorio, se fanno i suffragi e dalla mia Volontà son lontani, i loro suffragi, mancando la comunicazione di Essa che solo unisce e vincola tutti, non troveranno la via per salire, i piedi per camminare, la forza per dare il sollievo, saranno suffragi senza vita, perché manca la vera vita del mio Volere, che solo tiene virtù di dar vita a tutti i beni. Quanto più di mia Volontà l’anima possiede, tanto più valore contengono le sue preghiere, le sue opere, le sue pene, sicché più sollievo può portare a quelle anime benedette. Io misuro e do il valore a tutto ciò che può fare l’anima, per quanto di mia Volontà possiede; se in tutti gli atti suoi corre il mio Volere, la misura che faccio è lunghissima, anzi non finisco mai di misurare e ci metto tal valore che non si può calcolarne il peso. Invece se non ci si tiene tanto al mio Volere, la misura è scarsa ed il valore è di poco conto, e se non ci si tiene affatto per quanto l’anima deve fare, Io non ho che misurare, né che valore dare. Quindi se non hanno valore, come possono portare il sollievo a quelle anime, che in purgatorio non riconoscono altro, né possono ricevere se non ciò che produce il mio Fiat eterno. Ma sai tu chi può portare tutti i sollievi, la luce che purifica, l’amore che trasforma? Chi in tutto possiede la vita del mio Volere e domina trionfante in essa, questa neppure ha bisogno di vie, perché possedendo la mia Volontà, tiene diritto a tutte le vie, può andare da tutti i punti perché possiede in sé stessa la via regia del mio Volere per andare in quel carcere profondo, per portargli tutti i sollievi e le liberazioni. Molto più che nel creare l’uomo, Noi gli demmo come sua eredità speciale la nostra Volontà e da Noi viene riconosciuto tutto ciò che ha fatto nei confini della nostra eredità di cui lo dotammo, tutto il resto non viene riconosciuto da Noi, non è roba nostra, né possiamo permettere che entra in Cielo nessuna cosa che non sia stata fatta dalle creature, o nella nostra Volontà o per compirla almeno; dato che la Creazione uscì dal Fiat eterno, la nostra Volontà gelosa non fa entrare nessun atto nella Patria Celeste che non sia passato da dentro il suo stesso Fiat.

(3) Oh! se tutti conoscessero che significa Volontà di Dio e che tutte le opere, forse apparentemente buone, ma svuotate di Essa sono opere vuote di luce, vuote di valore, vuote di vita, ed in Cielo non entrano opere senza luce, senza valore e senza vita. Oh! come sarebbero attenti a fare in tutto e per sempre la mia Volontà”.