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Messaggio del 26 febbraio 1984:«Pregate e digiunate. Sappiate che vi amo e vi tengo tutti sulle mie ginocchia».

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 19-4 Marzo 6, 1926 Come della Mamma Celeste si seppe la cosa più importante, che il Figlio di Dio era figlio suo, così sarà della figlia della Divina Volontà, si saprà solo lo più importante per farla conoscere ad Essa. Il bene non conosciuto non tiene vie per comunicarsi.

(1) Trovandomi nel solito mio stato, il mio sempre amabile Gesù è venuto, e prendendomi la mano nella sua mi tirava a Sé in alto, tra il Cielo e la terra, ed io quasi temendo mi stringevo a Gesù, tenendomi forte alla sua santissima mano, e volendo sfogare con Lui la mia pena che tanto mi opprime, gli ho detto:

(2) “Amor mio e vita mia, Gesù, tempo addietro Tu mi dicevi che volevi fare di me una copia della Mamma mia Celeste, eppure di Lei quasi nulla si seppe di tanti mari di grazia che ad ogni istante da Te era inondata. Non disse nulla a nessuno, si tenne tutto per Sé, né il vangelo ne dice nulla, si sa solo che fu la Mamma tua e che diede al mondo Te, Verbo Eterno, ma tutto ciò che passò tra Te e Lei, di favori, di grazia, se le tenne tutto per Sé. A me poi, vuoi il contrario, vuoi che manifesti ciò che mi dici, non vuoi il segreto di ciò che passa tra me e Te. Io ne sono dolente, dov’è dunque la copia che vuoi fare tra me e la Mamma mia?” Ed il mio dolce Gesù, stringendomi forte al suo cuore, tutto tenerezza mi ha detto:

(3) “Figlia mia, coraggio, non temere, come fu della Mamma mia, che non si seppe altro che ciò che fu necessario che bastasse a sapersi, che Io ero il figlio suo e che per suo mezzo venni a redimere le generazioni, e che fu Lei la prima in cui Io ebbi il mio primo campo d’azioni divine nell’anima sua; tutto il resto dei favori, dei mari di grazie che ricevette restò nel sacrario dei segreti divini, ma però si seppe la cosa più importante, più grande, più santa, che il Figlio di Dio era Figlio suo, questo per Lei era l’onore più grande e che l’innalzava al disopra di tutte le creature; quindi, sapendosi il più della mia Mamma, il meno non era necessario. Così sarà della figlia mia, si saprà solo che la mia Volontà ha tenuto il suo primo campo d’azione divina nell’anima tua, e tutto ciò che è necessario per far conoscere ciò che riguarda la mia Volontà e come vuol uscire in campo per fare che la creatura ritorne alla sua origine, come con ansia l’aspetta nelle sue braccia, affinché non più ci sia divisione tra Me e lei. Se ciò non si sapesse, come possono sospirare questo gran bene? Come disporsi ad una grazia sì grande? Se la mia Mamma non avesse voluto far conoscere che Io era il Verbo Eterno e figlio suo, qual bene avrebbe prodotto la Redenzione? Il bene non conosciuto, per quanto grande, non tiene vie per comunicare il bene che possiede. E come la mia Mamma non si oppose, così la figlia mia non si deve opporre a ciò che riguarda la mia Volontà, tutto il resto dei segreti, i voli che fai nel mio Volere, i beni che prendi, le cose più intime tra Me e te, rimarrà nel sacrario dei segreti divini. Non temere, il tuo Gesù ti contenterà in tutto”.