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Messaggio del 2 marzo 2017:Cari figli, con materno amore vengo ad aiutarvi ad avere più amore, il che significa più fede. Vengo ad aiutarvi a vivere con amore le parole di mio Figlio, in modo che il mondo sia diverso. Per questo raduno voi, apostoli del mio amore, attorno a me. Guardatemi col cuore, parlatemi come ad una Madre dei vostri dolori, delle vostre sofferenze, delle vostre gioie. Chiedete che preghi mio Figlio per voi. Mio Figlio è clemente e giusto. Il mio Cuore materno desidererebbe che anche voi foste così. Il mio Cuore materno desidererebbe che voi, apostoli del mio amore, parlaste con la vostra vita di mio Figlio e di me a tutti coloro che sono attorno a voi, in modo che il mondo sia diverso, in modo che ritornino la semplicità e la purezza, in modo che ritornino la fede e la speranza. Perciò, figli miei, pregate, pregate, pregate col cuore. Pregate con amore, pregate con le buone opere. Pregate perché tutti conoscano mio Figlio, che il mondo cambi, che il mondo si salvi. Vivete con amore le parole di mio Figlio. Non giudicate, ma amatevi gli uni gli altri, affinché il mio Cuore possa trionfare. Vi ringrazio!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 17-55 Agosto 4, 1925 Come chi vive nella Volontà di Dio sta in comunicazione con tutte le cose create, ed è sostenuta da tutta la Creazione.

(1) Dopo aver passato vari giorni di totale privazione del mio dolcissimo Gesù, andavo ripetendo il mio doloroso ritornello: “Tutto per me è finito; ahi! non lo vedrò più! Non più ascolterò la sua voce che tanto mi dilettava! Ahi! sono abbandonata da chi formava tutto il mio contento ed era il tutto per me! Che martirio prolungato! Che vita senza vita, senza di Gesù!” Ma mentre il mio cuore era affogato di pene, il mio dolce Gesù è uscito da dentro il mio interno, e prendendomi in braccio ho gettato le mie braccia al suo collo, abbandonando il mio capo sul suo petto in atto che non ne potevo più, e Gesù stringendomi forte a Sé, poggiava le sue ginocchia sul mio petto, premendolo forte forte, e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, tu devi morire continuamente”.

(3) E mentre ciò diceva mi partecipava varie pene. E poi, prendendo un aspetto più affabile ha soggiunto:

(4) “Figlia mia, di che temi se c’è in te la potenza della mia Volontà? Ed è tanto vero che c’è questo mio Volere in te, che in un istante ti ho trasformato nelle mie pene, e tu con amore ti sei prestata a riceverle. E come tu penavi hai steso le braccia per abbracciare la mia Volontà, e mentre tu l’abbracciavi, tutto ciò che vive nel mio Volere, cioè gli angeli, i santi, la mia Mamma Celeste, la stessa Divinità, hanno sentito la strettezza del tuo abbracciò, e tutti sono corsi verso di te per riabbracciarti, ed in coro hanno detto: “Come è gradito e caro l’abbracciò della nostra piccola esiliata, che vive sulla terra per compiere la sola Volontà di Dio, come la compiamo noi nel Cielo, lei è la nostra gioia, è la nuova e sola festa che ci viene dalla terra”. Oh! se tu sapessi che significa vivere nella mia Volontà, non c’è divisione tra lei ed il Cielo, dove c’è la mia Volontà essa si trova, i suoi atti, le sue pene, le sue parole, sono in atto ed operanti in qualunque luogo la mia Volontà si trova, e siccome si trova dappertutto, l’anima si mette nell’ordine della Creazione, e sta, con l’elettricità del Supremo Volere, in comunicazione con tutte le cose create, e come le cose create stanno in ordine ed armonia tra loro, l’una è il sostegno dell’altra, neppure una può spostarsi; e mai sia, si spostasse una sola cosa da Me creata, la Creazione si sconvolgerebbe tutta; c’è un segreto tra loro, una forza misteriosa, che mentre vivono sospesi in aria, senza appoggio alcuno, con la forza della comunicazione che hanno tra loro, una sostiene l’altra. Così chi fa la mia Volontà è in comunicazione con tutti, è sostenuta da tutte le opere del suo Creatore, perciò tutti la riconoscono, l’amano, e le prestano l’elettricità, il segreto di vivere insieme con loro, sospesa tra il cielo e la terra, tutta sostenuta dalla sola forza della Suprema Volontà”.