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Messaggio del 28 aprile 1986:Vi dono quanto di meglio posso dare: me stessa e mio figlio!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 17-41 Maggio 4, 1925 La missione della Divina Volontà adombrerà la Santísima Trinità sulla terra, e farà che l’uomo ritorni al suo origine.

(1) Dopo aver scritto ciò che sta scritto qui sopra, mi sono messa a fare l’adorazione al mio crocifisso Gesù, fondendomi tutta nella sua Santissima Volontà, ed il mio amato Gesù è uscito da dentro il mio interno, e mettendo il suo santissimo volto vicino al mio, tutto tenerezza mi ha detto:

(2) “Figlia mia, hai scritto tutto sulla missione della mia Volontà?”.

(3) Ed io: “Sì, sì, ho scritto tutto”.

(4) E Lui di nuovo: “E se ti dicessi che non hai scritto tutto, anzi, la cosa più essenziale l’hai lasciato, perciò riprendi a scrivere ed aggiungi: “La missione della mia Volontà adombrerà la Santissima Trinità sulla terra, e come in Cielo ci sono il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, inseparabili tra loro, ma distinti tra loro, i quali formano tutta la beatitudine del Cielo, così in terra ci saranno tre persone che per la loro missione saranno distinte ed inseparabili tra loro: La Vergine con la sua Maternità, che adombra la Paternità del Padre Celeste, e rinchiude la sua potenza per compiere la sua missione di Madre del Verbo Eterno e Corredentrice del genere umano; la mia Umanità, per la missione di Redentore, racchiuse la Divinità, ed il Verbo senza separarsi giammai dal Padre e dallo Spirito Santo manifestai la mia sapienza celeste, aggiungendo il vincolo di rendermi inseparabile con la mia Mamma; tu, per missione della mia Volontà, lo Spirito Santo farà sfoggio del suo amore manifestandoti i segreti, i prodigi del mio Volere, i beni che contiene per felicitare coloro che si daranno a conoscere quanto bene contiene questa Volontà Suprema, per amarla e farla regnare tra loro, esibendo le loro anime per farla abitare nei propri cuori, per poter formare la sua Vita in essi, aggiungendo il vincolo dell’inseparabilità tra te, la Madre ed il Verbo Eterno. Queste tre missioni sono distinte e inseparabili, e le prime due hanno preparato le grazie, la luce, il lavoro, e pene inaudite per la terza missione della mia Volontà, per fondersi tutte in Essa, senza lasciare il loro ufficio per trovare riposo, perché solo la mia Volontà è riposo celeste. Queste missioni non si ripetono, perché è tale e tanta la esuberanza della grazia, della luce, della conoscenza, che tutte le umane generazioni potranno restare riempite, anzi non potranno contenere tutto il bene che contengono. Queste missioni sono simboleggiate nel sole, che nel crearlo lo riempii di tanta luce e calore, in modo che tutte le umane generazioni hanno luce sovrabbondante, né badai che al principio della Creazione, essendo solo Adamo ed Eva che dovevano goderselo, di mettere quella luce necessaria per loro soli, e come dovevano crescere le generazioni accrescere nuova luce; no, no, lo feci pieno di luce come lo è tuttora e sarà. Le opere mie, per decoro ed onore della nostra potenza, sapienza ed amore, sono sempre fatte con la pienezza di tutto il bene che contiene, né soggette a crescere o decrescere; così feci del sole, accentrai in lui quella luce che doveva servire fino all’ultimo uomo, ma quanti beni non fa il sole alla terra? Qual gloria nella sua muta luce non dà al suo Creatore? Posso dire che mi glorifica e mi fa conoscere più il sole nel suo muto linguaggio, per gli immensi beni che fa alla terra, che tutte le altre cose insieme, e questo perché è pieno nella sua luce e stabile nel suo corso. Quando guardai il sole, che con tanta luce solo Adamo ed Eva godevano, guardai pure tutti i viventi, e vedendo che quella luce doveva servire a tutti, la mia paterna bontà esultò di gioia, e restai glorificato nelle opere mie. Onde, così feci con la mia Mamma, la riempii di tanta grazia che può dare grazie a tutti senza esaurirne una sola; così feci per la mia Umanità, non c’è bene che non possiede, e racchiude tutto, la stessa Divinità, per darla a chi ne vuole; così ho fatto per te, ho racchiuso in te la mia Volontà, e con Essa ho racchiuso Me stesso, ho racchiuso in te le conoscenze, i suoi segreti, la sua luce; ho riempito l’anima fino all’orlo, tanto, che quello che scrivi non è altro che lo sbocco di quello che contieni della mia Volontà, e ad onta che adesso serve a te sola, e qualche sprazzo di luce a qualche altra, Io mi contento, perché essendo luce, da per sé stessa, più che secondo sole si farà via per illuminare le umane generazioni e portare il compimento delle opere nostre, che la nostra Volontà sia conosciuta ed amata, e regni come vita nelle creature. Questo fu lo scopo della Creazione, questo il suo principio, questo sarà il mezzo e la fine. Perciò sii attenta, perché si tratta di mettere in salvo quella Volontà Eterna che con tanto amore vuole abitare nelle creature, ma vuol essere conosciuta, né vuole stare come estranea, ma vuol dare i suoi beni e farsi vita di ciascuno, ma vuole i suoi diritti, il suo posto d’onore, vuole che si metta la volontà umana da banda, unico suo nemico e dell’uomo. La missione della mia Volontà fu lo scopo della creazione dell’uomo. La mia Divinità non si partì dal Cielo, dal suo trono, ma la mia Volontà non solo partì, ma scese in tutte le cose create e vi formò la sua vita. Ma mentre tutte le cose mi riconobbero, ed Io con maestà e decoro vi abito, solo l’uomo mi cacciò; ma Io voglio conquiderlo e vincerlo, e perciò la mia missione non è finita, quindi ho chiamato te, affidandoti la mia stessa missione, affinché metta in grembo della mia Volontà colui che mi cacciò, e tutto mi ritorni nel mio Volere. Perciò non ti meravigliare per quante cose grandi e meravigliose possa dirti per questa missione, per quante grazie possa farti, perché non si tratta di fare un santo, di salvare le generazioni, ma si tratta di mettere in salvo una Volontà Divina, che tutti ritornino al principio, all’origine da dove tutti uscirono, e che lo scopo della mia Volontà abbia il suo compimento”.