(1) Stavo pensando tra me a certe cose sulla Volontà di Dio, che il buon Gesù mi aveva detto e che le hanno messo fuori in stampa, e di conseguenza girano per le mani di chi le vuole leggere. Sentivo tale vergogna in me che mi portava una pena indescrivibile, e dicevo:
(2) “Amato mio bene, come hai ciò permesso? I nostri segreti, che per obbedire ho scritto e per solo amor tuo, sono già a vista degli altri, e se continueranno a pubblicare altre cose, io ne morrò di vergogna e di pena. E dopo tutto ciò, per compenso del mio duro sacrificio mi hai così dolorosamente lasciato! Ah! se Tu fossi stato con me avresti avuto pietà della mia pena, e mi avresti dato la forza”.
(3) Ma mentre ciò pensavo, il mio dolce Gesù è uscito da dentro il mio interno, e mettendomi una mano alla fronte e l’altra alla bocca, come se volesse arrestare i tanti pensieri affliggenti che mi venivano mi ha detto:
(4) “Taci, taci, non voler andare più oltre, non sono cose tue, ma mie, è la mia Volontà che vuol fare la sua via per farsi conoscere, e la mia Volontà è più che sole, e per nascondere la luce del sole ci vuol troppo ed è del tutto impossibile, se la parano da un lato, essa sorpassa l’ingombro che le hanno messo avanti, e stringendosi dagli altri lati, con maestà vi fa la sua via lasciando confusi chi voleva impedire il suo corso, perché se l’hanno vista sfuggire da tutte le parti senza poterla afferrare. Si può nascondere una lucerna, ma il sole non mai; tale è la mia Volontà, più che sole, e volerla tu nascondere ti riuscirà impossibile. Perciò taci figlia mia, e fa che il Sole eterno della mia Volontà faccia il suo corso, sia per mezzo degli scritti, della stampa, delle tue parole e dei tuoi modi; fa che Essa sfugga come luce e percorra tutto il mondo, Io lo sospiro, lo voglio. E poi, che gran che è stato messo fuori delle verità della mia Volontà? Si può dire che appena gli atomi della sua luce, e sebbene atomi ancora, se sapessi il bene che fanno! Che sarà quando riunite insieme: tutte le verità che ti ho detto della mia Volontà, la fecondità della sua luce, i beni che contiene, uniti tutti insieme formeranno non gli atomi, o il sole che spunta, ma il suo pieno meriggio? Qual bene non produrrà questo Sole eterno in mezzo alle creature? Ed Io e tu saremo più contenti nel vedere la mia Volontà conosciuta, amata ed eseguita, perciò lasciami fare. E poi, no, non è vero che ti ho lasciato; come, non mi senti in te? Non senti l’eco della mia preghiera nel tuo interno, che abbraccio tutto senza che nessuno mi sfugga, perché tutte le cose e le generazioni tutte sono come un punto solo per Me, e per tutti Io prego, amo, adoro e riparo? E tu, facendo eco alla mia preghiera ti senti come se prendessi in pugno tutti e tutto, e ripeti ciò che faccio; forse sei tu che lo fai, oppure la tua capacità? Ah! no, no, sono Io che sto in te, è la mia Volontà che ti fa prendere come in pugno tutti e tutto, e continua il suo corso nell’anima tua. E poi, vuoi tu qualche cosa fuori della mia Volontà? Che temi? Che potessi lasciarti? Non sai tu che il segno più certo che Io abito in te, è che la mia Volontà abbia il suo posto d’onore, che ti domina e che faccia di te ciò che vuole? Io e la mia Volontà siamo inseparabili, e rende inseparabile da Me chi si lascia da Essa dominare”.