MaM
Messaggio del 2 maggio 2014:Cari figli! Io, vostra Madre, sono con voi per il vostro bene, per le vostre necessità e per vostra personale istruzione. Il Padre Celeste vi ha dato la libertà di decidere da soli e di conoscere da soli. Io desidero aiutarvi. Desidero essere per voi Madre, maestra di verità, affinché con la semplicità di un cuore aperto conosciate l’immensa purezza e la luce che da essa proviene e dissolve le tenebre, la luce che porta speranza. Io, figli miei, capisco i vostri dolori e le vostre sofferenze. Chi potrebbe capirvi meglio di una Madre! Ma voi, figli miei? È piccolo il numero di coloro che mi capiscono e mi seguono. Grande è il numero degli smarriti, di coloro che non hanno ancora conosciuto la verità in mio Figlio. Perciò, apostoli miei, pregate ed agite. Portate la luce e non perdete la speranza. Io sono con voi. In modo particolare sono con i vostri pastori. Li amo e li proteggo con Cuore materno, perché essi vi guidano al Paradiso che mio Figlio vi ha promesso. Vi ringrazio!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 17-34 Marzo 8, 1925 Tutto quello che Gesù fece, tanto per gloria del Padre come per il bene delle creature, restò depositato nella Divina Volontà, che lo conserva tutto in atto con tutti i suoi effetti.

(1) Stavo dicendo fra me: “Quanto vorrei percorrere tutte le vie del Volere eterno, per poter trovare tutti gli atti di questa Volontà Suprema, usciti da Essa a bene di tutta l’umana famiglia, per poter mettere a ciascun atto della sua Volontà un atto della mia, per ricambiarlo col mio amore, con la mia gratitudine, col mio grazie per me e a nome di tutti i miei fratelli, ma come posso trovare tutti quest’atti della Volontà Divina, io che sono così piccola, così insignificante?”. Ora, mentre così pensavo, desiderando di abbracciare, di mettere un mio baciò, un mio ti amo almeno a ogni atto della Suprema Volontà, mi sono sentita muovere nel mio interno il mio dolce Gesù, ed una luce nella mia mente che mi diceva:

(2) “Figlia mia, vuoi tu percorrere tutti gli atti della mia Volontà usciti da Essa a bene di tutte le creature? Vieni con Me nella mia Umanità; lo sospiro, lo voglio che tu ciò facessi. Tu devi sapere che la mia Umanità percorse tutte le vie dell’eterno Volere, ed in tutti gli atti che trovavo fatti a bene di tutti i miei fratelli emettevo il mio, per contraccambiare la Divina Volontà di tanti suoi atti fatti a bene di tutte le umane generazioni. Era l’atto più legittimo che mi conveniva fare per primo onore del mio Celeste Padre, e come ciò facevo ne lasciavo il deposito di questi miei atti nella stessa Volontà Divina, affinché stessero sempre in atto di dare al mio Divino Padre questo legittimo onore, che le creature non gli danno, e violentare l’eterna Volontà a far pace con la umana volontà.

(3) La volontà, anche nella creatura, è il deposito di tutti i suoi pensieri, del bene e del male che fa, essa è depositarie di tutto, nulla si fa sfuggire, che non depone in sé. Ora, la mia Umanità aveva due volontà: L’umana e la Divina, e tutto ciò che Io facevo deponevo nella Divina, per poter trovare non solo tutti gli atti fatti dalla Suprema Volontà e ricambiarla, ma per poter fare altri nuovi atti di Volontà Divina, per poter formare in Essa di tutto l’operato della mia Umanità una nuova creazione, lasciandone il deposito in Essa, affinché me li mantenessi integri, sempre nuovi e belli, senza crescere né decrescere, perché non soggetti, per quanto ne prendessero, a subirne la minima diminuzione. Come nella creazione del cielo, del sole, delle stelle, e di tant’altre cose create dalla Divinità per bene di tutta l’umana famiglia, fu lasciato il deposito nella Suprema nostra Volontà, affinché le conservasse sempre in quello stato da Noi creato, come di fatto le conserva; così affidai tutto l’operato della mia Umanità in Essa, affinché tutto ciò che feci stesse sempre in atto di darsi alle creature. Il mio operato è più che nuovo cielo, sole e stelle, e come il sole che sta sul vostro orizzonte non si rifiuta di dar luce a tutti e di darsi a ciascuno, e se l’occhio umano non prende tutta la immensità della sua luce è perché la circonferenza dell’occhio è piccola, anzi, a seconda che la vista è più acuta, più buona, più luce prende, ma il sole sta in atto di volersi dar tutto; così la nuova creazione dei miei atti, fatti tutti in questa Volontà e deposti in Essa per redimere, per ripristinare la creatura, stanno in atto di darsi a tutti, e più che sole, stelle e cielo, si stendono sul capo di tutti, affinché tutti possano prendere il gran bene che contengono. Però, tra il sole che splende nell’azzurro cielo, e quello che contiene l’azzurro cielo della mia Umanità c’è gran differenza: In quello, per quanto l’occhio si affatica a guardare per riempirsi di luce, la sua circonferenza non si allarga, rimane sempre quello che è; invece l’occhio dell’anima, quanto più si affatica a guardare, a cooperare, a conoscere, ad amare tutto ciò che ha fatto la mia Umanità, si allarga di più, riceve più luce, comprende di più e prende più beni, sicché sta in suo potere essere più ricca o povera, più piena di luce, di calore, o più fredda ed in tenebre.

(4) Ora, se vuoi percorrere le vie dell’eterno Volere, entra dalla porta della mia Umanità, dentro vi troverai la mia Divinità e la Divina Volontà ti farà presente, come in atto, tutto ciò che ha fatto, fa, e farà, tanto nella Creazione come nella Redenzione e Santificazione, e avrai il contento di poter baciare quegli atti e metterne il tuo piccolo atto d’amore, d’adorazione, di riconoscenza, li troverai tutti in atto di darsi a te, e tu li amerai, prenderai i doni del tuo Padre Celeste; dono più grande non poteva darti, cioè: i doni, i frutti, gli effetti del suo Volere, ma li prenderai a seconda che cooperi e che faccia vivere la tua volontà sperduta nella mia”.

(5) Onde per poco mi sono sentita tutta in Gesù, e mi pareva di trovare in Lui tutto l’operato della Divina Volontà a bene delle creature come in atto, io cercavo di seguire uno per uno gli atti della Volontà Suprema, ma mentre ciò facevo mi è scomparso tutto, ma il delirio di voler di nuovo il mio dolce Gesù mi faceva spasimare; onde, dopo molti stenti me l’ho sentito dietro le mie spalle, che stendendomi le sue braccia mi prendeva le mie mani fra le sue; io, con violenza l’ho tirato avanti, e con tutta l’amarezza dell’anima mia gli ho detto: “Gesù, non mi vuoi più bene”. E Lui, subito, senza darmi tempo a dirgli altro mi ha detto: “Figlia mia, come? A Me si dice che non mi vuoi più bene? Queste parole si possono dire alle creature, ma non al tuo Gesù, a Colui che mai può venire meno nell’amore”.

(6) E mentre ciò diceva, mi guardava fisso fisso dentro, come se volesse trovare in me una cosa che molto gli interessava, e guardava e riguardava. Finalmente mi sono sentita uscire da dentro il mio interno un altro Gesù, tutto simile a quello di fuori. Io sono rimasta meravigliata nel vedere che il mio Gesù mi sta dentro di me e fuori di me, e Lui tutto bontà mi ha detto:

(7)Dimmi figlia mia, chi ha formato questa mia Vita in te? Non è l’amore? Non sono le mie catene amorose che non solo mi hanno formato in te, ma mi tengono legato ed avvinto a te? E per fare che questa mia Vita in te potesse sempre crescere, ho messo in te il mio Eterno Volere, che facendo un solo col tuo, ci alimentiamo insieme con lo stesso cibo celeste, in modo da fare una la mia Vita con la tua; e con tutto ciò mi dici che: Non mi vuoi più bene?”.

(8) Io sono rimasta confusa e non ho saputo che dire...