MaM
Messaggio del 25 aprile 1989:Cari figli, vi invito all'abbandono totale in Dio. Tutto ciò che possedete sia nelle mani di Dio. Soltanto così avrete la gioia nel cuore. Figlioli, rallegratevi di tutto quello che avete. Ringraziate Dio perché tutto è un suo dono a voi. Così potrete nella vita ringraziare per tutto e scoprire Dio in tutto, anche nel più piccolo fiore. Scoprirete Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 17-19 Ottobre 17, 1924 Con quanto amore Dio crea le anime, come le cresce, come le innaffia e si dà tutto a loro.

(1) Stavo pensando con quanto amore Gesù ci ama, la mia mente si perdeva nell’amore eterno ed il mio dolce Gesù, muovendosi nel mio interno mi faceva vedere innanzi alla mia mente una raggiera di luce; dentro di quella raggiera c’era un Sole e questo Sole conteneva tanti raggi per quante creature esistevano, ognuna delle quali teneva un raggio tutto a sé, che le dava vita, luce, calore, forza, crescenza, tutto ciò che era necessario per formare una vita. Era dilettevole vedere come ogni creatura era attaccata a ciascun raggio di questo Sole, dal quale era uscita, come un tralcio alla vite. Ed il mio amabile Gesù, mentre la mia mente si perdeva in questo, mi ha detto:

(2) “Figlia mia, vedi con quanto amore amo la creatura: Essa, prima d’uscire alla luce del giorno di questo mondo, già stava nel mio seno, e nel uscirla fuori non la lasciai, un raggio di luce che contiene la mia Vita la segue per somministrarle tutto ciò che è necessario per svolgere questa Vita, e con quanta cura non la cresco! Con quanto amore non la innaffio! Io steso mi fo luce, calore, cibo, difesa, e quando termina i suoi giorni nel tempo, sulla via dello stesso raggio la ritiro nel mio seno per farla spaziare nella patria celeste. Il mio amore si fa per la creatura più che il sole che formai nell’azzurro cielo, anzi, il sole non è altro che l’ombra del mio vero Sole, che creai per benefizio della natura umana, perché il sole dell’atmosfera non forma le piante, né dà l’acqua per non farle seccare, né dà tutti quegli aiuti che sono necessari perché le piante crescano belle e forti, e gli uomini ancorché ciechi, possano godere della sua luce, fa solo il suo ufficio d’illuminare e riscaldare e passa avanti, e se le piante non sono innaffiate, non ha che farle per comunicare i suoi effetti, anzi, le secca di più. Invece Io, che sono il vero Sole delle anime, non le lasciò né di notte, né di giorno, Io stesso formo le anime, le do l’acqua della mia grazia per non farle seccare, le nutrisco con la luce delle mie verità, le fortifico coi miei esempi, le do il vento delle mie carezze per purificarle, la rugiada dei miei carismi per abbellirle, le frecce del mio amore per riscaldarle, insomma, non c’è cosa che non faccia, Io sono tutto per loro e metto a disposizione di ciascuna tutta la mia Vita per il bene loro. Ma quanta ingratitudine da parte delle creature! Pare che stano attaccate come tralci alla mia vite, non per amore ma per forza, perché non possono farne a meno di Me, e quindi crescono come tralci, che non ricevendo tutti gli umori buoni che contiene la vite, crescono magri, senza mai formare uva matura, ma acerba, da amareggiare il mio gusto divino. Ah! se tutti sapessero come amo le loro anime, tutti resterebbero presi dalla forza ed attrattiva del mio amore e mi amerebbero di più! Perciò, amami tu, ed il tuo amore si allarghi tanto, da amarmi per tutti”.