(1) Mi sentivo tutta amareggiata per la privazione del mio dolce Gesù. Oh! come il mio esilio si fa più duro ed amaro senza di Colui che forma tutta la mia vita! E lo pregavo che avesse di me compassione, che non mi lasciasse in balia di me stessa. Ora, mentre ciò dicevo, il mio amato Gesù si faceva vedere che mi stringeva forte il cuore con le sue mani, e poi, con una cordicella di luce mi legava tutta, ma tanto stretta da togliermi il più piccolo moto. Onde dopo si è disteso in me, e soffrivamo insieme. In questo mentre, mi sono sentita trasportare fuori di me stessa verso la volta del cielo, e mi sembrava che incontrassi il Celeste Padre e lo Spirito Santo, e Gesù, che stava con me, si è messo in mezzo a Loro, e mi ha messo in seno del Padre, cui mi sembrava che mi aspettava con tanto amore, che mi ha stretto al suo seno ed immedesimandomi con la sua Volontà mi comunicava la sua potenza, così hanno fatto le altre due Divine Persone. Ma mentre si comunicavano ad uno ad uno, facendosi poi tutt’uno, mi sentivo infondere tutta insieme la Volontà della potenza del Padre, la Volontà della sapienza del Figlio, e la Volontà dell’amore dello Spirito Santo, ma chi può dire quello che mi sentivo infondere nell’anima mia? Ed il mio amabile Gesù mi ha detto:
(2) “Figlia del nostro eterno Volere, prostrati innanzi alla nostra Maestà Suprema e offri le tue adorazioni, i tuoi omaggi, le tue lodi, a nome di tutti con la potenza della nostra Volontà, con la sapienza e con la Volontà del nostro amore supremo; sentiremo in te la potenza della nostra Volontà che ci adora, la sapienza della nostra Volontà che ci glorifica, l’amore della nostra Volontà che ci ama e ci loda. E siccome la potenza, la sapienza e l’amore delle Tre Divine Persone sono in comunicazione con l’intelletto, memoria e volontà di tutte le creature, sentiremo scorrere le tue adorazioni, omaggi e lodi in tutte le intelligenze delle creature, che elevandosi tra il Cielo e la terra, sentiremo l’eco della nostra stessa potenza, sapienza e amore che ci adora, che ci loda e ci ama. Adorazioni più grandi, omaggi più nobili, amore e lodi più divine non puoi darci; nessun altro atto può eguagliare quest’atti, né darci tanta gloria e tanto amore, perché vediamo aleggiare nell’atto della creatura la potenza, la sapienza ed il reciproco amore delle Tre Divine Persone, troviamo gli atti nostri nell’atto della creatura. Come non gradirli e non darli la supremazia sopra tutti gli altri atti?”.
(3) Ond’io mi sono prostrata innanzi alla Maestà Suprema, adorandola, lodandola e amandola a nome di tutti con la potenza della loro Volontà, sapienza e amore che sentivo in me. Ma chi può dirne gli effetti? Non ho parole per esprimerli, perciò passo avanti. Onde dopo ho fatto la comunione, e stavo fondendomi nel Volere del mio sommo bene Gesù per trovare in Esso tutta la Creazione, affinché nessuno potesse mancare all’appello, onde insieme con me potessero tutti prostrarsi ai piedi del mio Sacramentato Gesù, adorarlo, amarlo, benedirlo, ecc., ecc. Ma mentre ciò facevo, mi sentivo come distratta cercando tutte le cose create nella sua Divina Volontà, affinché uno fosse l’amore, la lode, le adorazioni per il mio Gesù. E Gesù, vedendomi come impicciata, ha preso tutta la Creazione nel suo grembo e mi ha detto:
(4) “Figlia mia, ho preso la Creazione tutta nel mio grembo, affinché ti riesca più facile trovare e chiamare tutti insieme con te, affinché nessuna cosa uscita da Me, non mi dia, per mezzo tuo, il ricambio dell’amore e dell’adorazione che mi si conviene come cose che a Me appartengono; Io non sarei pienamente contento in te se qualcuna mancasse. Nel mio Volere tutto voglio trovare in te”.
(5) Allora mi è stato facile trovare e chiamare tutta la Creazione insieme con me, per fare che tutti lodassimo, amassimo il mio sommo bene Gesù; ma, oh! stupore! Ogni cosa creata conteneva un riflesso distinto ed un amore speciale di Gesù, e Gesù riceveva il ricambio dei suoi riflessi e del suo amore. Oh! come Gesù ne era contento! Ma mentre ciò facevo mi sono trovata in me stessa.