(1) Stavo tutta abbandonandomi nel Santo Voler di Dio e pensavo tra me: “Il Fiat formò tutto l’universo, e nel Fiat fece pompa la Divinità del suo amore verso dell’uomo, additandolo in ogni cosa creata, in modo che in ogni cosa creata si vede quel Fiat impresso, che con tanta maestria, potenza ed armonia sprigionò dal seno divino verso la creatura. Il Fiat formò la Redenzione, tanto, che in ogni cosa che fece il Verbo Eterno c’è il Fiat, che facendole corona le dà vita. Sicché il Fiat Creante ed il Fiat Redimente sono intrecciate insieme, e l’uno fa l’eco nell’altro e formano uno solo, onde non c’è atto creato in cui il mio dolce Gesù non intrecciò col ricambio del suo Fiat. Ora, il mio adorato Gesù mi ha detto tante volte che ci vuole il terzo Fiat per fare che l’opera della Creazione e Redenzione fossero completate, quindi, come si farà? Chi formerà tanti Fiat per intrecciare il Fiat Creante ed il Fiat Redimente? ” Onde, mentre ciò pensavo, il mio amabile Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:
(2) “Figlia mia, se la Maestà Suprema sprigionò tanto amore in tutte le cose create dal suo Fiat onnipotente verso del uman genere, era giusto che Io, Figlio suo, nel suo stesso Fiat facessi altrettanti atti per ricambiarlo del suo amore, intrecciando il suo col mio, per fare che dalla terra si elevasse un’altro Fiat umano e divino per darsi il bacio, intrecciarsi insieme e sostituirvi il ricambio dell’amore di tutte le creature. Finché Io non venni sulla terra, il Fiat cosparso in tutto il creato era solo; come Io venni non fu più solo, anzi fu il mio primo compito, di formare tant’atti nel Fiat Eterno per quanti ne aveva fatto il Padre mio nella Creazione, sicché col mio Fiat, il Fiat Creante ebbe la sua dolce ed armoniosa compagnia. Ora, questo Fiat non vuole stare in due, vuole il terzo Fiat, vuole essere in tre, e questo terzo Fiat lo farai tu, perciò molte volte ti ho tirato fuori di te stessa, ti ho messo in quello stesso Fiat Creante e Redimente, affinché facessi il tuo volo ed intrecciando il tuo al nostro, il Fiat Creante ed il Redimente restassero intrecciati dal terzo tuo Fiat. Quanto più opererai nel nostro Fiat, tanto più subito raggiungerai la via del nostro Fiat, e come nel Fiat della Creazione uscirono da Noi tante cose prodigiose e belle, qual’è tutto l’universo; il Fiat della Redenzione si sostituì a tutti gli atti delle creature, prendendo per mano il suo figlio perduto per ricondurlo al seno del suo Celeste Padre; così il terzo Fiat, quando avrà fatto la sua via si vedranno gli effetti: che il mio Volere sia conosciuto ed amato e prenda il suo dominio per avere il suo regno sulla terra. Ogni tuo atto in più che intreccerai col nostro Fiat sarà un bacio umano che farai dare al nostro Fiat, un vincolo maggiore che formerai tra la Volontà Divina e umana, in modo che messosi d’accordo non abbia ritegno di farsi conoscere e prendere il suo regale dominio; il tutto sta nel farsi conoscere, il resto verrà da per sé. Perciò tante volte ti ho raccomandato che nulla omettessi di scrivere di ciò che riguarda la mia Volontà, perché la conoscenza è la via, e la luce serve di trombetta per chiamare gli ascoltanti, a farsi sentire, e quanto più la trombetta suona, cioè, tanto più suona quante più conoscenze tiene da manifestare, tanta più gente accorre. La conoscenza ora si atteggia a cattedra, ora a maestro, ora a padre pietoso e amante eccessivo, insomma, tiene in suo potere tutte le vie per entrare nei cuori per conquiderli e trionfare di tutto. E quante più conoscenze contiene, tante più vie tiene in suo potere”.
(3) Ond’io, quasi confusa di ciò che Gesù mi diceva ho detto: “Dolce amor mio, Tu sai quanto son misera ed in che stato mi trovo, quindi mi sento che per me è impossibile che coi miei atti possa raggiungere la stessa via del Fiat Creante e del Fiat Redimente”.
(4) E Gesù: “Sicché il nostro Fiat non contiene tutto il potere che vuole? Se lo fece nella Creazione e nella Redenzione, come non lo può fare in te? Il tuo volere ci vuole, ed Io imprimerò il mio Fiat nel tuo, come impressi il mio Fiat Divino nel volere della mia Umanità, e così faremo la stessa via. La mia Volontà può tutto, nella mia onniveggenza ti farà presente gli atti della Creazione e Redenzione, e tu con facilità intreccerai coi tuoi atti il terzo Fiat al nostro Fiat, non ne sei contenta? ”.
(5) Ond’io vedendo che il mio adorato Gesù come parlava della sua Volontà mi scompariva e restava come eclissato in una luce immensa, come quando il sole fa scomparire le stelle eclissandole nella sua luce, ho detto: “Gesù, vita mia, non mi parlate della vostra Volontà, perché Tu ti eclissi nella sua luce ed io ti perdo e resto sola e senza di Te. Come può essere che il tuo Volere mi fa perdere la mia vita, il mio tutto? ”.
(6) E Gesù ha soggiunto: “Figlia mia, la mia Umanità è più piccola della mia Volontà Eterna, ha i suoi confini, i suoi limiti, e perciò la mia Volontà interminabile avvicinandosi a te con le sue conoscenze, la mia Umanità restò sperduta nella sua luce e come eclissata, e perciò tu non mi vedi, ma Io resto sempre in te e godo, ché veggo la piccola neonata della mia Volontà eclissata nella stessa luce della mia Umanità, sicché stiamo insieme, ma siccome la nostra vista resta abbagliata dalla luce sfolgorante del Voler Supremo, non ci vediamo”.