MaM
Messaggio del 15 agosto 1989: Figli cari! Questo primo anno dedicato ai giovani termina oggi, ma la vostra madre desidera che ne cominci subito un altro dedicato ai giovani e alle famiglie. In particolare chiedo che genitori e figli preghino insieme nelle loro famiglie.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 16-24 Ottobre 16, 1923 Per scendere la Divina Volontà in terra, è necessario che la volontà umana salga in Cielo, e per salire in Cielo è necessario svuotarladi tutto ciò che è umano.

(1) Il dolore della privazione del mio Gesù si accentra più nel povero mio cuore. Che lunghe notti senza di Lui, mi sembrano notti eterne senza di Gesù, senza stelle e senza sole, solo mi resta il suo amabile Volere, dove mi abbandono e vi trovo il mio riposo nelle fitte tenebre che mi circondano. Ah! Gesù, Gesù, vieni al mio straziato cuore, che più non posso senza di Te. Ora, mentre nuotavo nel mare immenso del dolore della sua privazione, il mio Gesù si è mosso dentro del mio interno, e prendendomi le mani nelle sue se le ha stretto forte al suo cuore, e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, per scendere la mia Volontà in terra, è necessario che la tua volontà salga in Cielo; e per salire in Cielo e vivere nella patria celeste, è necessario svuotarla di tutto ciò che è umano, che non è santo, puro e retto. Nulla entra in Cielo a far vita comune con Noi, se non è tutto divinizzato e trasformato tutto in Noi; né la mia Volontà Divina può scendere in terra e svolgere la sua Vita come nel suo proprio centro, se non trova la volontà umana svuotata di tutto, per riempirla di tutti i beni che il mio Volere contiene. Lei non sarà altro che un velo sottilissimo che mi servirà per coprirmi e dimorarvi dentro, quasi come ostia consacrata, in cui Io formo la mia Vita, faccio tutto quel bene che voglio, prego, soffro, godo, e l’ostia non si oppone, mi lascia libero, il suo ufficio è di prestarsi a tenermi nascosto, ed in muto silenzio aderire a conservare la mia Vita Sacramentale.

(3) E’ questo il punto dove stiamo, il tuo volere ad entrare in Cielo, ed il mio a scendere in terra; perciò il tuo non deve avere più vita, non deve avere ragione d’esistere. Questo successe alla mia Umanità, che mentre aveva una volontà umana, questa era tutta intenta a dar vita alla Volontà Divina, mai si arbitrò, neppure di respirare da sé sola, ma anche il respiro lo dava e lo prendeva nella Volontà Divina, e perciò il Volere Eterno regnò nella mia Umanità come in Cielo così in terra, vi fece la sua Vita terrestre, e la mia volontà umana, sacrificata tutta alla Divina, impetrò che a tempo opportuno scendesse sulla terra per vivere in mezzo alle creature, come vive in Cielo. Non vuoi dare tu il primo posto in terra alla mia Volontà? ”.

(4) Ora, mentre ciò diceva, mi sembrava di trovarmi in Cielo, e come da un punto solo vedevo tutte le generazioni, ed io, prostrandomi innanzi alla Maestà Suprema, prendevo il loro mutuo amore, la loro adorazione perfetta, la santità sempre una della loro Volontà, e l’offrivo a nome di tutti come contraccambio dell’amore, dell’adorazione e della sottomissione e unione che ogni creatura dovrebbe avere col loro Creatore. Volevo unire Cielo e terra, Creatore e creatura, affinché si abbracciassero e si dessero il bacio dell’unione delle loro volontà, onde il mio Gesù ha soggiunto:

(5) “Questo è il tuo compito, di vivere in mezzo a Noi e fare tuo ciò che è nostro, e darlo a Noi per tutti i tuoi fratelli, onde Noi, tirati da ciò che è nostro, possiamo restare vincolati con le umane generazioni, e ridarle il bacio supremo dell’unione della loro volontà con la nostra, che le demmo nella Creazione”.