(1) Stavo tutta fondendomi nel Santo Voler di Dio, ed il mio dolce Gesù, investendomi d’una luce suprema mi ha detto:
(2) “Figlia mia, la mia Umanità, per quanto santa e pura, se la mia Volontà Suprema non le avesse dato l’entrata alla mia volontà umana nella Volontà Divina, non avrebbe potuto formare la completa Redenzione. Alla mia volontà umana l’avrebbe mancato l’onniveggenza, e quindi non poteva vedere tutti; l’immensità, e non poteva abbracciare tutti; l’onnipotenza, e non poteva salvare tutti; l’eternità, e non poteva prendere tutto come un punto solo, e rimediare a tutto. Sicché la prima parte nella Redenzione l’ebbe la mia Divina Volontà, la seconda, la mia Umanità, se non fosse per la Volontà Divina, la Redenzione sarebbe stata di pochi e limitata nel tempo, perché mancandomi la luce dell’onniveggenza, che fa conoscere tutti, non avrei potuto estendermi a tutti. Sicché per poter formare la Redenzione, non feci altro che aprire le porte della Volontà Suprema alla mia Umanità, cui il primo uomo aveva chiuso, e dandole campo libero la feci operare la Redenzione proprio nel seno di Essa; da allora in poi nessun altro è entrato nel mio Voler Divino per poter operare da padrone, con piena libertà, come se fosse suo, per poter godere di tutto il suo potere e beni che Essa contiene. La mia Volontà è in Me come l’anima al corpo, e se per i santi è stata la grazia più grande il fare la mia Volontà, cui come a riflessi è entrata in loro, che sarà, non ricevere i soli riflessi, ma entrarci dentro e godere di tutta la sua pienezza?
(3) Ora, se per formare la Redenzione fu necessario che la mia Umanità e volontà avessero l’entrata in questa Divina Volontà, così ora è necessario che per il compimento del Fiat Voluntas Tua, come in Cielo così in terra, apra di nuovo le porte della Volontà Eterna e faccia entrare un’altra creatura, e dando campo libero la faccia fare dal più grande al più piccolo atto di essa nell’onniveggenza, immensità e potenza della mia Volontà. Come entrerai in Essa ed emetterai i tuoi pensieri, le tue parole, opere, passi, riparazioni, pene, amore, ringraziamenti, così il Voler Supremo conierà tutti i tuoi atti, e riceveranno l’immagine Divina, col valore di atti divini, che essendo infiniti possono supplire per tutti, giungere a tutti, e avere tale ascendenza sulla Divinità, da far scendere sulla terra questa Suprema Volontà e portare i beni che Essa contiene. Succederà come al metallo, all’oro, all’argento, fino a tanto che non venga coniata l’immagine del re, non si può dare il valore di moneta, ma non appena resta coniata acquista il valore di moneta e corre per tutto il regno, non c’è paese, villaggio, luogo importante, cui non goda il suo prestigio di moneta, e non c’è creatura che possa vivere senza di essa, potrà essere vile il suo metallo o prezioso, questo non importa, purché vi sia impressa l’immagine del re essa corre per tutto il regno e vi gode la supremazia su tutti, e si fa amare e rispettare da tutti. Così, tutto ciò che l’anima fa nel mio Volere, essendovi coniata l’immagine divina, corre in Cielo ed in terra, tiene la supremazia su tutti, non si rifiuta di darsi a chi la vuole, non c’è punto dove non si goda dei suoi benefici effetti”.
(4) Ora, mentre ciò diceva abbiamo pregato insieme, e Gesù faceva entrare la mia intelligenza nella sua Volontà, ed insieme abbiamo offerto alla Maestà Suprema l’omaggio, la gloria, la sottomissione, l’adorazione di tutte le intelligenze create. Al contatto della Volontà Suprema negli omaggi, nelle adorazioni, restava impressa una immagine divina, e si diffondevano su tutte le intelligenze create come tanti messaggeri parlanti, che si mettevano in ordine nella Creazione, e tutti come in rapporti con la Volontà Suprema. Ma chi può dire ciò che si vedeva e comprendeva? . Il mio dolcissimo Gesù ha soggiunto:
(5) “Figlia mia, hai visto? Solo con l’entrare nella mia Volontà può succedere tutto questo, perciò continua a far entrare i tuoi sguardi, le tue parole, il tuo cuore e tutto il resto di te, e vedrai cose sorprendenti”.
(6) Onde dopo aver passato più di tre ore nella Divina Volontà, facendo ciò che Gesù mi diceva ed insieme con Lui, mi son trovata in me stessa. Ma chi può dire tutto? La mia povera intelligenza me la sento incapace, se Gesù vorrà riprenderò il dire, per ora faccio. . .