MaM
Messaggio del 2 giugno 2017:Cari figli, come negli altri luoghi in cui sono venuta a voi, così anche qui vi invito alla preghiera. Pregate per coloro che non conoscono mio Figlio, per quelli che non hanno conosciuto l’amore di Dio; contro il peccato, per i consacrati, per coloro che mio Figlio ha chiamato ad avere amore e spirito, forza per voi, per la Chiesa. Pregate mio Figlio, e l’amore di cui fate esperienza per la sua vicinanza vi darà la forza e vi disporrà alle opere di carità che compirete nel suo nome. Figli miei, siate pronti: questo tempo è un punto di svolta. Perciò io vi invito nuovamente alla fede e alla speranza, vi mostro la via per la quale dovete andare, ossia le parole del Vangelo. Apostoli del mio amore, al mondo sono così necessarie le vostre mani innalzate verso il Cielo, verso mio Figlio, verso il Padre Celeste! E’ necessaria molta umiltà e purezza di cuore. Abbiate fiducia in mio Figlio e sappiate che potete sempre essere migliori. Il mio Cuore materno desidera che voi, apostoli del mio amore, siate piccole luci del mondo. Che illuminiate là dove la tenebra vuole regnare, che con la vostra preghiera e l’amore mostriate agli altri la strada giusta e salviate anime. Io sono con voi. Vi ringrazio!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 15-33 Luglio 1, 1923 Effetti della preghiera nel Divin Volere. Piacere di Gesù nel manifestare le sue verità alla creatura. Iddio è un’atto sempre nuovo.

(1) Stavo fondendomi nel Santo Voler Divino per girare per ciascuna intelligenza di creatura, per dare al mio Gesù il ricambio d’amore di ciascun pensiero di creatura; ma mentre ciò facevo, il pensiero mi ha detto: “A che giova pregare in questo modo? Anzi mi pare che siano spropositi che preghiere”. Ed il mio sempre amabile Gesù, movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, vuoi sapere a che giova e quale ne è l’effetto? La creatura che viene a gettare nel mare immenso della mia Divinità la pietruzza della sua volontà, come la getta, se la sua volontà vuole amare, il mare infinito delle acque del mio amore s’increspano, si agitano, ed Io sento le onde del mio amore che esalano il loro celeste profumo, ed Io sento il piacere, le gioie del mio amore agitate dalla pietruzza della volontà della creatura. Se adora la mia santità, la pietruzza della volontà umana agita il mare della mia santità, ed Io sento ricrearmi dalle aure purissime della mia santità, insomma, che cosa vuol fare la volontà umana nella mia, come pietruzza vi si getta in ciascun mare dei miei attributi, ed agitandoli ed increspandoli, Io sento darmi le stesse cose mie e gli onori, la gloria, l’amore che in modo divino può darmi la creatura. Succede come ad una persona che essendo molto ricca contiene tutti i beni in casa sua, fonti freschissime, fonti profumate, fonti calde; ed una persona che entra in questa casa non ha che darle, perché quella possiede tutto, ma vuole farle piacere, vuole amarla, che fa? Prende una pietruzza e la getta nella fonte fresca, le acque agitate esalano una delicatissima freschezza, ed il signore di quella casa gode il piacere della freschezza della sua fonte, gode dei suoi stessi beni che possiede, ma perché? Perché quella tale si ha preso il pensiero di agitare quella fonte, perché le cose agitate allora esalano più intenso il profumo, la freschezza o il calore che contengono. Ecco che significa entrare nella mia Volontà, agitare, smuovere il mio Essere e dirmi: “Vedi quanto sei buono, amabile, amante, santo, immenso, potente, sei il Tutto, ed io voglio muoverti tutto per amarti e darti piacere”. Ed a te ti par poco?”

(3) Detto ciò si è ritirato nel mio interno, ed io sono rimasta a pensare come è buono Gesù, mi sembra che gode assai nel comunicarsi alla creatura, e prende tanto piacere nel manifestare le sue verità, che mentre ne dice una, quell’una gli è spinta e quasi lo tira con una forza irresistibile a manifestarne altre. Che bontà! Che amore! E Gesù di nuovo è uscito da dentro il mio interno, e mettendo il suo volto vicino al mio, ha soggiunto:

(4) “Figlia mia, tu non sai che significa manifestare le mie verità, e perciò ti meravigli del mio piacere e della forza irresistibile che sento di manifestarmi alla creatura; e chi si presta ad ascoltarmi forma la mia gioia e le mie delizie di conversare con lei. Tu devi sapere che quando manifesto una mia verità non conosciuta, è una nuova creazione che faccio, ed Io amo tanto di sprigionare da Me i tanti beni e segreti che contengo, ma per quanto ne dico, essendo Io quell’atto sempre nuovo, che mai si ripete, perciò ho sempre voglia di dire, ma mentre dico mi restano sempre altre nuove cose che vorrei dire, perché quel nuovo non esaurisce mai in Me, sono sempre nuovo nell’amore, nuovo nella bellezza, nuovo nei contenti, nelle armonie, nuovo in tutto e sempre nuovo, e perciò non stanco nessuno, sempre cose nuove tengo da dare e da dire, e la forza irresistibile che mi spinge a manifestarmi è il mio immenso amore; dentro uno sfogo di amore uscii la Creazione; tutto ciò che si vede in tutto l’universo stava tutto dentro di Me, e l’amore fece straripare dal mio interno l’ombra della mia luce, e creai il sole; l’ombra della mia immensità e delle mie armonie, e va disteso il cielo, armonizzandolo con tante stelle e sfere celesti; queste ed altre cose che creai non furono altro che le mie ombre che uscii da Me, ed il mio amore ebbe il suo sfogo, ed Io presi tanto diletto nel vedere ciò che stava contenuto in Me, sparso in piccole particelle aleggiare su tutto il creato. Ora, quale sarà la mia gioia nel manifestare le mie verità, che non sono le ombre mie che escono da Me, ma la sostanza dei beni che contengo in Me, che non nel muto linguaggio parlano di Me come fanno tutte le cose create, ma con voce chiara, sonora ed eloquente parlano di Me, ed essendo la mia parola creatrice, come nuova creazione creano nell’anima le verità che Io manifesto? Se con un Fiat creai tante cose, nel manifestare le mie verità non è un solo Fiat che pronunzio, ma tante parole per quante ci vogliono per manifestare e far comprendere quello che voglio far capire. Immaginati dunque qual è il mio contento nel manifestare all’anima le mie verità, che non in muto linguaggio, ma con voce parlante manifesterà agli altri i miei beni, le mie verità, per infondere negli altri il bene che ha ricevuto, perciò nel manifestare le mie verità, il mio amore trova il suo sfogo e si mette in festa, ed amo tanto chi si presta ad ascoltarmi”.