(1) Stavo facendo la mia solita adorazione al crocifisso mio bene, e stavo dicendogli: “Entro nel tuo Volere, anzi, dammi la tua mano e mettimi Tu stesso nell’immensità della tua Volontà, affinché nulla faccia che non sia effetto del tuo Santissimo Volere”. Ora, mentre ciò dicevo pensavo tra me: “Come, la Volontà Divina è da per tutto, già mi trovo in Essa, ed io dico entro nel tuo Volere?” Ma mentre ciò pensavo, il mio dolce Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:
(2) “Figlia mia, eppure c’è gran differenza tra chi prega, agisce perché la mia Volontà lo involge e di sua natura si trova da per tutto, e tra chi di sua volontà, avendo in sé conoscenza di ciò che fa, entra nell’ambiente divino della mia Volontà per operare e pregare. Sai tu come succede? Come quando il sole riempie la terra della sua luce, ma però non in tutti i punti la luce ed il calore sono uguali; in alcuni punti c’è l’ombra, in altri punti c’è luce scoperta ed il calore è più intenso, ora, chi gode più luce, chi sente più calore, chi sta all’ombra o chi sta nei punti dove la luce non è coperta dall’ombra? Mentre non si può dire che dove c’è l’ombra non ci sia la luce, ma però, dove non c’è l’ombra la luce è più viva, il calore è più intenso, anzi i raggi del sole par che lo investono, l’assorbono, e se il sole avesse ragione ed una creatura di sua spontanea volontà si esponesse ai raggi del sole cocente, ed a nome di tutti dicesse al sole: “Grazie, oh! sole della tua luce, di tutti i beni che fai col riempire la terra; per tutti voglio renderti il contraccambio del bene che fai”. Qual gloria, onore, compiacimento non riceverebbe il sole? Ora, è vero che la mia Volontà sta dappertutto, ma l’ombra della volontà umana non fa sentire la vivezza della luce, il calore e tutto il bene che contiene; invece, col voler entrare nella mia Volontà, l’anima depone la sua e toglie l’ombra del suo volere, e la mia Volontà fa splendere la sua vivida luce, la investe, la trasforma nella stessa luce, e l’anima, inabissata nel mio Volere Eterno mi dice: “Grazie, oh! Santo Volere Supremo dalla tua luce, di tutti i beni che fai col riempire Cielo e terra del tuo Eterno Volere; per tutti voglio renderti il contraccambio del bene che fai”. Ed Io sento tale onore, gloria e compiacimento, che nessun altro gli è eguale. Figlia mia, quanti mali fa l’ombra della propria volontà: Raffredda l’anima, produce l’ozio, il sonno, l’intorpidimento. Diversamente è chi vive nella luce del mio Volere”.
(3) Onde dopo ciò, mi son trovata fuori di me stessa, e vedevo come se dovessero venire malattie contagiose, ed erano trasportati nei lazzaretti; regnava uno spavento generale e tant’altri mali di nuovo genere, ma spero che Gesù voglia placarsi per i meriti del suo preziosissimo sangue.