(1) Mi sentivo come immersa nel Volere Eterno, ed il mio sempre amabile Gesù, tirandomi a Sé mi ha trasportato fuori di me stessa, facendomi vedere cielo e terra, e mentre ciò mi faceva vedere mi ha detto:
(2) “Figlia diletta della nostra Suprema Volontà, vedi, tutta questa macchina dell’universo, il cielo, il sole, i mari, e tutto il resto, fu da Noi creato per fare un dono, ma sai a chi? A chi avrebbe fatto la nostra Volontà. Tutto ad essi fu donato come a nostri figli legittimi, questo lo facevamo per decoro delle nostre opere, non depositandole né facendo dono a gente straniera, né a figli illegittimi, che non avrebbero capito i grandi beni che ci sono in esse, né apprezzato la grandezza e santità delle nostre opere, anzi li avrebbero sciupati e disprezzati; invece, facendo dono ai nostri figli legittimi, siccome in ogni cosa creata c’è un amore distinto ed un bene speciale verso colui al quale è diretto il dono, la nostra Volontà abitante in loro, e formando in loro vita propria, li avrebbe fatto comprendere tutti questi amori, distinti uno dall’altro che ci sono in tutto il creato e tutte le specialità dei beni, quindi ci avrebbero dato ricambio per ciascun amore distinto, gloria, onore, per tutti i beni a loro donati; la nostra Volontà, che con un Fiat li aveva creato e che ne conosceva tutti i segreti, abitante nei nostri figli legittimi, con un’altro Fiat svelarabbe i nostri segreti che ci sono in tutte le cose create, e ci farebbe dare amore per amore, le armonie, le comunicazioni si avvicenderebbero tra loro e Noi. E sebbene quelli che non fanno la nostra Volontà pare che ne godono e prendono parte, ma i doni non sono di loro, è come causa indiretta, come usurpatori e come figli illegittimi; molto più che non essendo la mia Volontà abitante in loro, nulla o pochissimo ne capiscono del mio amore che tutto il creato le porta, e dei grandi beni che in esso ci sono; anzi, molti non sanno neppure chi ha creato tante cose, vera gente straniera, che mentre vivono delle cose che mi appartengono, neppure mi vogliono riconoscere.
(3) Onde, come a vero Figlio legittimo fu consegnato questo gran dono di tutto l’universo, dal mio Padre Celeste, alla mia Umanità, in cui non ci fu cosa che non ricambiassi, dono per dono, amore per amore. Poi venne la mia Celeste Madre, che così bene seppe ricambiare il suo Creatore, e poi sono venuti i figli della mia Volontà, cui Essa doveva legittimare per suoi propri figli. Perciò tutto il creato esulta di gioia, fa festa, e sorride quando tirandoti fuori di te stessa, insieme con Me riconoscono la figlia legittima della Volontà Suprema, la sua padrona, vorrebbero correre tutti nel tuo grembo ed a te d’intorno non solo per farti festa, ma per essere apprezzati e difesi, e tenuti in conto come dono del loro Creatore, e tutti a gara vogliono darti ciascuno amore distinto e il dono che contiene ogni cosa creata: Chi ti vuol dare il dono della bellezza del tuo Creatore e l’amore che contiene il bello, chi il dono della potenza e l’amore che contiene la potenza, chi il dono della sapienza, chi della bontà, chi della santità, chi della luce, chi della purità, ed i distinti amori che contiene la sapienza, la bontà, la santità, la luce, la purità, eccetera. Sicché la mia Volontà abbatte tutte le sbarre che ci sono tra l’anima e Dio, la mette in armonia tra il Cielo e la terra, svela tutti i segreti che ci sono in tutta la Creazione, e la rende depositaria di tutti i doni di Dio”.