MaM
Messaggio del 25 giugno 2023:Cari figli! L'Altissimo mi permette di essere in mezzo a voi, di pregare per voi, di essere vostra Madre e vostro rifugio. Figlioli, vi invito, ritornate a Dio e alla preghiera e Dio vi benedirà abbondantemente. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 15-12 Marzo 27, 1923 Dolori della Vita Sacramentale di Gesù, e le grazie con cui ci prevenisse per riceverlo.

(1) Avendo fatto la comunione, il mio dolce Gesù si è fatto vedere, ed io appena visto mi son gettata ai suoi piedi per baciarli e stringermi tutta a Lui. E Gesù, stendendomi la mano mi ha detto:

(2) “Figlia mia, vieni fra le mie braccia e fin dentro il mio cuore, mi son coperto dei veli eucaristici per non incutere timore, sono sceso nell’abisso più profondo delle umiliazioni in questo sacramento per innalzare la creatura fino a Me, immedesimandola tanto in Me da formare una sol cosa con Me, e col far scorrere il mio sangue sacramentale nelle sue vene costituirmi vita del suo palpito, del suo pensiero e di tutto il suo essere. Il mio amore mi divorava e voleva divorare la creatura nelle mie fiamme, per farla rinascere un altro Me, perciò volli nascondermi sotto questi veli eucaristici, e così nascosto entrare in essa per formare questa trasformazione della creatura in Me; ma per succedere questa trasformazione ci volevano le disposizioni da parte delle creature, ed il mio amore dando in eccesso, come istituiva il sacramento eucaristico, così metteva fuori da dentro la mia Divinità, altre grazie, doni, favori, luce a bene dell’uomo per renderlo degno di potermi ricevere, potrei dire che mise fuori tanto bene da sorpassare i doni della Creazione, volli dargli prima le grazie per ricevermi, e poi darmi per dargli il vero frutto della mia Vita Sacramentale. Ma per prevenire con questi doni le anime, ci vuole un po’ di vuoti di loro stesse, di odio alla colpa, di desiderio di ricevermi, questi doni non scendono nel marciume, nel fango, quindi senza dei miei doni non hanno le vere disposizioni per ricevermi, ed Io scendendo in loro non trovo il vuoto per comunicare la mia Vita, sono come morto per loro, e loro morte per Me; Io brucio e loro non sentono le mie fiamme, sono luce e loro restano più accecate. Ahimè! quanti dolori nella mia Vita Sacramentale, molti per mancanza di disposizioni, non provando nulla di bene nel ricevermi, giungono a nausearmi, e se continuano a ricevermi è per formare il mio continuato calvario e la loro eterna condanna, se non è l’amore che li spinge a ricevermi, è un affronto di più che mi fanno, è una colpa di più che aggiungono sulle anime loro. Perciò prega e ripara per i tanti abusi e sacrilegi che si fanno nel ricevermi sacramentato”.