MaM
Messaggio del 4 giugno 2004:Cari figli, pregate in questi giorni per la pace. Per la Pace nelle vostre famiglie e per la pace nel mondo

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 15-3 Gennaio 16, 1923 Secondo scompiglio generale.

(1) Mi sentivo molto afflitta per la privazione del mio dolce Gesù e pensavo tra me: Perché non viene? Chi sa dove l’ho offeso che da me si nasconde?” E mentre ciò pensavo, e chi sa quant’altre cose, che non è qui necessario il dirle, il mio adorabile Gesù si è mosso nel mio interno, e stringendomi forte al suo cuore santissimo, con voce tenera e compassionevole mi ha detto:

(2) “Figlia mia, dopo tanto tempo che vengo da te, avresti dovuto capirla da te stessa la causa del mio nascondimento, ma non fuori di te nascosto, ma in te stessa”.

(3) Poi, sospirando forte ha soggiunto: “Ahi! è il secondo scompiglio generale che le nazioni stanno preparando, ed Io mi starò appiattato in te e come alla vedetta per vedere che fanno, Io ho fatto di tutto per distoglierli: gli ho dato luce, grazia, ho chiamato te in modo speciale nei mesi scorsi a farti soffrire di più, per fare che la mia Giustizia, trovando un argine in te ed una soddisfazione di più nelle tue pene, potesse far scendere più liberamente la luce, la grazia nelle loro menti per distoglierle da questo secondo scompiglio, ma tutto è stato invano; e quanta più unione facevano, tanto più fomentavano le discordie, gli odi, le ingiustizie, da costringere gli oppressi a prendere le armi per difendersi; ed Io, quando si tratta di difendere gli oppressi e la giustizia, anche naturale, debbo concorrere; molto più che le nazioni apparentemente vincitrici, vinsero sulle basi delle più perfida ingiustizia. Avrebbero dovuto capirlo loro stesse ed essere più miti verso degli oppressi; invece sono più inesorabili, volendone non solo l’umiliazione, ma anche la distruzione. Che perfidia! Che perfidia più che diabolica! Non sono ancora sazi di sangue, quanti poveri popoli periranno; mi duole, ma la terra vuol essere purgata; altre città saranno distrutte; anch’Io mieterò molti vite coi flagelli che manderò dal Cielo, e mentre ciò avverrà Io mi starò in te come appiattato e alla vedetta”.

(4) E mi pareva che più si nascondeva in me. Io mi sentivo immersa in un mare d’amarezza da questo parlare di Gesù, onde dopo mi son sentita circondata da persone che pregavano, e la mia Mamma Celeste, che stendendo la sua mano nel mio interno, prendeva un braccio di Gesù e lo tirava fuori, e gli diceva:

(5) “Figlio mio, vieni in mezzo ai popoli, non vedi in che mare di burrasche stanno per gettarsi che le costerà un mare di sangue?”

(6) Ma per quanto lo tirava, Gesù non ha voluto uscire, e voltandosi a me:

(7) “Pregalo assai, che le cose siano più miti”.

(8) Onde io mi son messa a pregarlo, e Lui ora metteva il suo orecchio nel mio e mi faceva sentire i movimenti dei popoli, i rumori delle armi, ora mi faceva vedere varie razze di popoli uniti insieme, chi preparati a muovere guerre, e chi si stava preparando, perciò, stringendomi forte il mio Gesù gli ho detto: “Placatevi amor mio, placatevi, non vedete quanta confusione di popoli, quanti scompigli? Se questo è nei preparativi, che sarà nell’atto?”

(9) E Gesù: “Ah! figlia mia, sono loro stessi che ciò vogliono, la perfidia dell’uomo vuol giungere agli eccessi, ed uno vuol tirare l’altro nell’abisso, ma l’unione di diverse razze servirà dopo alla gloria mia”.