(1) Continuando il mio solito stato, il mio sempre amabile Gesù viene tutto tenerezza, mi stringe fra le sue braccia, mi bacia e mi dice chi sa quante volte:
(2) “La figlia mia, la figlia della mia Volontà, come mi sei cara. Senti, come il tuo volere entra in Me, si svuota di te ed il mio entra agente in te, e come agisce il mio, il tuo riceve la forza della potenza creatrice e resta agente in Me, e siccome Io sono un punto solo, che contengo tutto, abbraccio tutto, fo tutto, veggo il tuo volere agente in Me con la mia potenza creatrice che vuol darmi tutto, ricambiarmi per tutti, e con sommo mio contento lo veggo innanzi a Me, fin nel primo istante che uscii la Creazione tutta, e lasciando dietro tutti, si fa avanti a tutti come se fossi la prima da Me creata, in cui nessuna rottura di volontà esiste tra Me e te, quale avrei voluto il primo uomo, e mi dà l’onore, la gloria, l’amore, come se la Creazione non fosse uscita dalla mia Volontà. Che gusto, che contento sento! tu non puoi capirlo, l’ordine della Creazione mi viene ridonato, le armonie, le gioie, si avvicendano insieme. Veggo questa volontà umana agente in Me nella luce del sole, sulle onde del mare, nel tremolio delle stelle, su tutto, e mi dà la gloria di tutti i beni che queste cose create danno all’uomo. Che felicità! mi somiglia in tutto, con questa differenza, che Io sono un punto solo, e tu a grado a grado, come operi, pensi, parli, ami nel mio Volere, così prendi più posto e vi formi dei parti divini”.