(1) Stavo rivedendo nei miei scritti, secondo l’ubbidienza, ciò che dovevo segnare per farle copiare, e pensavo tra me: “A che pro tanti sacrifici, qual bene ne verrà?” E mentre ciò pensavo e facevo, il benedetto Gesù mi ha preso la mano fra le sue, e stringendola forte mi ha detto:
(2) “Figlia mia, come il fiore toccato spande con più intensità il suo profumo, tanto che se non è toccato sembra che non contiene tanto profumo, e l’aria non resta imbalsamata da quel odore, così le mie verità, quanto più si pensano, si leggono, si scrivono, se ne parla, si diffondono, tanto più profumo spandono, in modo da profumare tutto e di giungere fin nel Cielo, ed Io sento il profumo delle mie verità e mi sento di manifestare altre verità, vedendo che le verità manifestate spandono la luce ed il profumo che contengono. Invece, non toccate le mie verità, il profumo e la luce restano come compressi e non si spandono, ed il bene e l’utile che contengono le mie verità resta senza effetto, ed Io mi sento defraudato nello scopo perché ho manifestato le mie verità, sicché, se non ci fosse altro che farmi sentire il profumo delle mie parole per rendermi contento, dovresti essere felice di farne il sacrificio.