MaM
Messaggio del 25 novembre 1994:Cari figli! Oggi vi invito alla preghiera. Io sono con voi e vi amo tutti. Io sono vostra madre e desidero che i vostri cuori siano simili al mio cuore. Figlioli, senza la preghiera non potete vivere né dire che siete miei. La preghiera è gioia. La preghiera è ciò che il cuore umano desidera. Perciò avvicinatevi, figlioli, al mio cuore immacolato e scoprirete Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 14-36 Giugno 15, 1922 Il palpito divino è la celletta dell’anima che vive nel Voler Divino, ed Esso armonizza tutto nella creatura.

(1) Continuando il mio solito stato, stavo pensando al Santo Voler di Dio, e mentre mi fondevo in Esso, il mio sempre amabile Gesù mi ha detto:

(2) “Figlia mia, fu il punto centrale della mia Vita la mia Volontà eterna, dal primo atto del mio concepimento fino all’ultimo anelito; mi precedette, mi accompagnò facendosi vita dello stesso atto, e mi susseguiva, chiudendo il mio atto nell’ambito eterno del mio Volere, da cui non trovavo la uscita; e siccome la mia Volontà eterna era immensa, non c’era punto in cui non circuiva, né generazione in cui Essa non doveva dominare, sicché era per Lei come connaturale formare i miei atti, moltiplicarli per tutti come se fosse per uno solo. Un soggetto può dare ciò che tiene; per quanta potenza contiene non può dare di più di ciò che esso possiede. Ora, la mia Volontà possedeva l’immensità, il potere della moltiplicazione degli atti per quanti ne voleva, l’eternità in cui travolgeva tutte le cose presenti a tutti, come al principio di tutte le cose come fino alla fine. Ecco perciò fino dal mio primo concepire, la potenza del mio Volere formava tanti concepimenti per quante creature uscivano alla esistenza; le mie parole, i pensieri, le opere, i passi, li moltiplicava, li estendeva dal primo fino all’ultimo degli uomini. La potenza del Volere eterno, il mio sangue, le mie pene, li convertiva in mari immensi di cui tutti potevano avvalersi, se non fosse per il prodigio del Voler Supremo, la mia stessa Redenzione sarebbe stata individuale, circoscritta, e per qualche generazione.

(3) Ora, la mia Volontà non è cambiata, quel che era è e sarà, molto più che essendo venuto Io sulla terra, venni a rannodare la Volontà Divina all’umana; chi non sfugge da questo nodo e si dà in balìa di Essa, facendosi precedere, accompagnare e susseguire, racchiudendo il suo atto dentro del mio Volere, ciò che successe di Me succede dell’anima. Vedi, come tu fondevi i tuoi pensieri, le tue parole, le tue opere, le tue riparazioni, il tuo piccolo amore nel mio Volere, li estendevo, li moltiplicavo e si facevano antidoto di ciascun pensiero, di ciascun parola, di ciascuna opera, riparazione d’ogni offesa, amore per ogni amore che mi si deve, e se ciò non succedesse è per difetto della volontà umana, che non gettandosi del tutto in preda della Volontà Divina, non prende tutto, e né si può dare a tutti, quindi sente le sensazioni dell’umano che la infelicitano, la circoscrivono, la impoveriscono e la rendono parziale. Ecco perciò tutto il mio interesse che il tuo volere faccia vita nel mio, e che capisca bene che significa vivere in Esso, quanto a creatura è possibile, perché se ciò farai avrai ottenuto tutto e mi darai tutto”.

(4) Detto ciò è scomparso. Ma dopo è ritornato di nuovo e si faceva vedere tutto piagato, ma quelle piaghe formavano tante cellette in cui Gesù chiamava le anime per chiuderle in esse e metterle al sicuro, onde io gli ho detto: “Amor mio, e la mia celletta dove? Affinché chiudendomi non esca più”.

(5) E Gesù: “Figlia mia, per te non ci sono cellette nel mio corpo, perché chi vive nel mio Volere non può vivere in un mio appartamento, ma devi vivere nel palpito del mio cuore. Il palpito è il centro e la vita del corpo umano, se cessa il palpito cessa la vita, il palpito mantiene la circolazione del sangue, il calore, la respirazione, quindi la forza, l’attività delle membra; se il palpito non è regolare, tutte le attitudini umane sono in disordine, anche la stessa intelligenza perde la vivacità, l’ingegno, la pienezza della luce intellettiva, perché nel creare l’uomo ci misi nel cuore un suono speciale, a cui legai l’armonia eterna, in modo che se il palpito è sano, tutto è armonia nella creatura. Ora, la mia Volontà è come il palpito nella creatura, se Essa palpita armonizza la santità, armonizzano le virtù, armonizza tra il Cielo e la terra; la sua armonia si estende fino con la Trinità Sacrosanta, ecco perciò per te c’è il mio palpito che si offre come celletta per chiuderti dentro, e palpitando d’un solo palpito armonizzi tra il Cielo e la terra, circoli nel passato, nel presente e nel futuro, in tutto ti trovi tu circolante in Me ed Io in te”.