(1) Continuando il mio solito stato, mi sentivo tutta oppressa per la privazione del mio dolce Gesù. Ora, mentre pregavo mi sono sentita una persona dietro le mie spalle, ed io non sapendo che fosse Gesù ho avuto un tremito di paura, e Lui ha steso il suo braccio, e prendendomi la mano in mano mi ha detto:
(2) “Luisa, non temere, sono Io”.
(3) Ed io, oppressa come stavo e stanca dall’aspettarlo ho detto: “Si vede oh! Gesù, che non mi vuoi più bene come prima, mi hai tolto tutto, anche il patire; mi eri rimasto Tu solo e spesso spesso ti involi, e non so come fare, né dove trovarti; ah! è proprio vero, non mi vuoi più bene”. E Gesù prendendo un’aspetto dignitoso, da far temere, ha soggiunto:
(4) “Tu mi offendi col dirmi che non ti voglio più bene come prima, badaci bene, che il solo sospetto che non t’amassi è per Me il più grande affronto. Come, non ti amo! Come, non ti amo! Sicché tieni per un nonnulla tutte le grazie che ti sto facendo?”
(5) Io sono restata confusa e tremavo davvero nel vedere l’aspetto severo di Gesù, e nel fondo del mio cuore imploravo perdono, pietà, e Lui, mitigandosi:
(6) “Promettimi di non dirmelo più, e per farti vedere che ti amo, voglio farti patire facendoti parte delle mie pene”.
(7) Onde dopo aver un poco sofferto, ha ripetuto:
(8) “Ora voglio farti vedere come ti amo”.
(9) Onde faceva vedere il suo cuore aperto, e da dentro uscivano mari immensi di potenza, di sapienza, di bontà, d’amore, di bellezza, di santità; ed in ogni centro di questi mari stava scritto: “Luisa, figlia della mia immensità, figlia della mia potenza, figlia della mia sapienza, figlia della mia bontà, figlia del mio amore, figlia della mia bellezza, figlia della mia santità”. Io, quanto più vedevo tanto più restavo confusa, e Gesù:
(10) “Hai visto quanto ti amo? E come non solo nel mio cuore, ma in tutti i miei attributi porto scritto il tuo nome, e questo tuo nome scritto in Me fa aprire sempre nuove correnti di grazia, di luce, d’amore, eccetera, verso di te; eppure dici che non ti amo, come puoi sospettarlo?”
(11) Lo sa solo Gesù come sono rimasta schiacciata, pensando che avevo offeso il mio Gesù, e poi alla sua presenza. Oh! Dio, che pena, quanto è brutta la colpa!