MaM
Messaggio del 17 giugno 2005:Cari figli, anche stasera con gioia vi invito ad accogliere i miei messaggi. In modo particolare vi invito, figli, in questo tempo di grazia a pregare in famiglia e a pregare per la santità della famiglia.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 13-39 Dicembre 5, 1921 Chi non accetta i doni di Dio è un ingrato. Dubbi e difficoltà.

(1) Dopo aver scritto ciò che sta detto sopra, mi sentivo tutta compenetrata e più che mai annientata, ed avendomi messo a pregare, il mio sempre amabile Gesù è venuto e stringendomi forte al suo cuore mi ha detto:

(2) “Figlia del mio Volere, perché non vuoi riconoscere i doni che il tuo Gesù vuole darti? Questa è una somma ingratitudine. Supponi un re circondato dai suoi fidi ministri, e che un povero ragazzo scalzo, lacero, preso d’amore di vedere il re sale la reggia, e facendosi più piccolo che è, da dietro i ministri guarda il re e poi si abbassa temendo d’essere scoperto. Il re fa attenzione, e mentre il ragazzo se ne sta rannicchiato dietro i ministri, lo chiama, lo mena in disparte; il piccino trema, arrossisce, teme d’essere punito, ma il re se lo stringe al cuore e gli dice: “Non temere, ti ho messo in disparte per dirti che voglio elevarti al disopra di tutti, tutti i doni che ho dato ai miei ministri voglio che tu li superi, né più voglio che esci dalla mia reggia”. Se il ragazzo è buono accetterà con amore la proposta del re, dirà a tutti quanto è buono il re, lo dirà ai ministri, chiamando tutti a ringraziare il re. Se poi è ingrato, si rifiuterà d’accettare dicendo: che vuoi da me? Sono un piccino povero, lacero, scalzo, non sono per me questi doni, e serberà nel suo cuore il segreto della sua ingratitudine; non è questa una orrenda ingratitudine? E che ne sarà di questo ragazzo? Tale sei tu, perché ti vedi indegna vorresti sbarazzarti dei miei doni”.

(3) Ed io: “Amor mio, Tu hai ragione, ma quello che mi fa più impressione è che vuoi parlare sempre di me”.

(4) E Lui: “E’ giusto, è necessario che parli di te. Sarebbe bello che uno sposo che vuole contrarre sposalizio con una sposa, deva trattare con gli altri e non con lei? Mentre è necessario che si confidino i loro segreti, che uno sappia ciò che tiene l’altro, che i genitori dotino questi sposi e che anticipatamente uno si abitui ai modi dell’altro”.

(5) Ed io ho soggiunto: “Dimmi vita mia, e la mia famiglia chi è? Qual’è la mia e la tua dote?” E sorridendo ha ripreso:

(6) “La tua famiglia è la Trinità. Non ti ricordi nei primi anni di letto che ti condussi in Cielo, e dinanzi alla Trinità Sacrosanta facemmo la nostra unione? Ed Essa ti dotò di tali doni che tu stessa non li hai conosciuti ancora, e come ti parlo del mio Volere, degli effetti e valore, sono scoperti i doni che fin d’allora fosti dotata. Della mia dote non ti parlo perché ciò che è mio è tuo. E poi, dopo pochi giorni scendemmo dal Cielo, e tutte e tre le Divine Persone prendemmo possesso del tuo cuore e formammo la nostra perpetua dimora; Noi prendemmo le redini della tua intelligenza, del tuo cuore, di tutta te, ed ogni cosa che tu facevi era uno sbocco della nostra Volontà Creatrice su di te, erano conferme che il tuo volere fosse animato d’un Volere Eterno. Il lavoro è già fatto, non resta altro che farlo conoscere, per fare che non solo tu, ma anche altri possano prendere parte a questi grandi beni, e questo lo sto facendo chiamando ora un mio ministro ed ora un altro, ed anche ministri di lontane parti, per metterli a conoscenza di queste grandi verità. Perciò la cosa è mia, non tua, onde lasciami fare; anzi devi sapere che ogniqualvolta manifesti un valore in più del mio Volere, ne sento tanto contento che ti amo con amore moltiplicato”.

(7) Ed io arrossendo delle mie difficoltà ho detto: “Mio sommo ed unico bene, vedi come mi sono fatta più cattiva, prima non avevo dubbi in ciò che Tu mi dicevi; ora no, quanti dubbi, quante difficoltà, io stessa non so dove li vado a pescare”.

(8) E Gesù: “Non ti accorare neppure per questo, sono Io che molte volte suscito queste difficoltà per rispondere non solo a te e confermarti le verità che ti dico, ma per rispondere a tutti quelli che leggendo queste verità possano trovare dubbi e difficoltà, ed Io li rispondo prima, affinché possano trovare la luce e lo scioglimento di tutte le loro difficoltà. Critiche non mancheranno, perciò tutto è necessario”.