MaM
Messaggio del 31 dicembre 1985:L’anno che sta per cominciare è l’anno della pace, non perché gli uomini lo hanno chiamato così, ma perché Dio l’ha programmato così. Quando a mezzanotte sentirete le campane, mettetevi in ginocchio, inchinatevi fino a terra perché viene il Re della pace che offre la sua pace a tutto il mondo.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 13-37 Novembre 28, 1921 Il mare della Divina Volontà e la barchetta di luce.

(1) Continuando il mio solito stato, mi sono trovata in un mare immenso di luce, non si vedeva né dove finiva né dove incominciava, ed una barchetta, ma formata anch’essa di luce: di luce era il fondo della barca, di luce le vele, insomma tutta era luce, ma però le diverse cose che ci vogliono per formare la barca si distinguevano dalla diversità della luce, una più risplendente dell’altra; questa barchetta valicava questo mare di luce con una velocità incredibile. Io sono rimasta incantata, molto più nel vedere che ora si sperdeva nel mare e non compariva più, ora usciva, e mentre era lontana, tuffandosi nel mare si trovava a quel punto dove era uscita. Onde il mio sempre amabile Gesù si divertiva molto nel vedere questa barchetta, e chiamandomi mi ha detto:

(2) “Figlia mia, il mare che tu vedi è la mia Volontà, Essa è luce e nessuno può valicare questo mare se non chi vuol vivere di luce, la barca che tu vedi con tanta grazia valicare questo mare, è l’anima che vive nel mio Volere. Col continuo vivere nel mio Volere ha respirato l’aria della mia Volontà, e la mia Volontà l’ha svuotato il legno, le vele, l’ancora, l’albero, e l’ha convertito tutta in luce, sicché l’anima, come va facendo gli atti nel mio Volere, si svuota di sé e si riempie di luce. Il capitano di questa barca son’Io, Io la guido al corso della sua velocità, Io la tuffo dentro per darle riposo e darle il tempo di confidare i segreti del mio Volere, nessuno potrebbe essere abile nel guidarla, perché non conoscendo il mare non possono conoscere il modo come guidarla, né Io mi fiderei di nessuno, al più scelgo la guida come spettatore ed ascoltatore dei grandi prodigi che compie il mio Volere. Chi mai può essere abile a guidare le corse nel mio Volere? Mentre Io in un solo istante le faccio fare le corse che un’altra guida le farebbe fare in un secolo”.

(3) Poi ha soggiunto: “Vedi com’è bella, corre, si tuffa e si trova al principio, è l’ambito dell’eternità che la involge, sempre ferma ad un punto solo; è la mia Volontà immutabile che la fa correre nel suo ambito che non ha principio né fine, che mentre corre si trova a quel punto fermo della mia immutabilità. Guarda il sole, è fisso, non si muove, ma la sua luce in un istante percorre tutta la terra, così questa barca, lei è immutabile con Me, né si muove da quel punto da dove il mio Volere la usci, da un punto eterno usci e lì si ferma, e se si vede correre, sono i suoi atti che corrono, che come luce solare percorrono ovunque e dappertutto, questa è la meraviglia: Correre e stare ferma. Tale sono Io, e tale devo rendere chi vive nel mio Volere, ma vuoi tu sapere chi sia questa barca? L’anima che vive nel mio Volere, essa come emette i suoi atti nel mio Volere fa le sue corse, dà alla mia Volontà occasione di far uscire da dentro il suo centro tanti altri atti vitali di grazia, d’amore, di gloria, ed Io, suo capitano, guido quell’atto, corro insieme affinché sia un atto a cui nulla manchi e che sia degno del mio Volere, ma però in queste cose Io mi diverto molto, veggo la piccola figlia del mio Volere che insieme con Me corre e sta ferma, non ha piedi ed è il passo di tutti, non mani ed è il moto di tutte le opere, non occhio e nella luce del mio Volere è più che occhio e luce di tutto. Oh! come imita bene il suo Creatore, come si rende simile a Me; nel solo mio Volere ci può essere vera imitazione, mi sento risuonare all’orecchio la mia voce dolcissima e creatrice: “Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza”. E dico con gioia interminabile: “Ecco le mie immagini, i diritti della Creazione mi sono ridati, lo scopo per cui ho creato l’uomo è completato”. Come sono contento, e chiamo tutto il Cielo a farne festa”.