(1) Stavo facendo l’ora della Passione quando il mio dolce Gesù si trovava nel palazzo di Erode vestito da pazzo e burlato, ed il mio sempre amabile Gesù, facendosi vedere mi ha detto:
(2) “Figlia mia, non fui solo allora vestito da pazzo, schernito e burlato, ma le creature continuano a darmi queste pene, anzi sono in continue burle, e da tutte le specie di persone: Se una persona si confessa e non mantiene i suoi propositi di non offendermi, è una burla che mi fa; se un sacerdote confessa, predica, amministra sacramenti, e la sua vita non corrisponde alle parole che dice e alla dignità dei sacramenti che amministra, tante burle mi fa per quante parole dice, per quanti sacramenti amministra, e mentre Io nei sacramenti gli ridavo la vita novella, loro mi danno scherni, burle, e col profanarli mi preparano la veste per vestirmi da pazzo; se i superiori comandano il sacrificio ai sudditi, la virtù, la preghiera, il disinteresse, e loro menano la vita comoda, viziosa, interessata, sono tante burle che mi fanno; se i capi civili ed ecclesiastici vogliono l’osservanza delle leggi, e loro sono i primi trasgressori, sono burle che mi fanno, oh! quante burle mi fanno, sono tante che ne sono stanco, specie quando sotto al bene vi mettono il veleno del male, oh! come si prendono giuoco di Me, come se Io fossi il loro trastullo ed il loro passatempo, ma la mia giustizia presto o tardi si burlerà di loro col punirli severamente. Tu prega e riparami queste burle che tanto mi addolorano, e che sono causa di non farmi conoscere chi Io sia”.
(3) Dopo, essendo ritornato di nuovo, e siccome io stavo fondendomi tutta nel Divino Volere, mi ha detto:
(4) “Figlia carissima del mio Volere, Io sto con ansia aspettando queste tue fusioni nella mia Volontà, tu devi sapere che come Io pensavo nella mia Volontà, così venivo informando i tuoi pensieri nella mia Volontà, preparandone il posto; come operavo, informavo le tue opere nel mio Volere, e così di tutto il resto. Ora, ciò che Io facevo, non lo facevo per Me, che non avevo bisogno, ma per te, e perciò ti aspetto nella mia Volontà che tu venga a prendere i posti che ti preparò la mia Umanità, e sopra le mie informazioni vieni a fare le tue, ed allora ne sono contento e ne ricevo completa gloria, quando ti veggo fare ciò che feci Io”.