Messaggio del 2 settembre 2019:Cari figli, pregate!
Pregate ogni giorno il Rosario, quella corona di fiori che mi lega direttamente quale Madre ai vostri dolori, sofferenze, desideri e speranze.
Apostoli del mio amore, sono con voi mediante la grazia e l’amore di mio Figlio, e da voi chiedo preghiere.
Le vostre preghiere sono così necessarie al mondo, affinché le anime si convertano!
Aprite con completa fiducia i vostri cuori a mio Figlio, ed egli scriverà in essi il compendio della sua Parola, cioè l’amore.
Vivete un legame inscindibile con il Sacratissimo Cuore di mio Figlio!
Figli miei, come Madre vi dico che non c’è tempo per esitare ad inginocchiarvi dinanzi a mio Figlio, a riconoscerlo vostro Dio, centro della vostra vita. Offritegli dei doni, ciò che lui più ama, ossia l’amore verso il prossimo, la misericordia e cuori puri.
Apostoli del mio amore, molti miei figli ancora non riconoscono mio Figlio come loro Dio, ancora non hanno conosciuto il suo amore.
Ma voi, con la vostra preghiera detta a partire da un cuore puro ed aperto, e con i doni che offrite a mio Figlio, farete sì che anche i cuori più duri si aprano.
Apostoli del mio amore, la forza della preghiera detta a partire dal cuore, di una preghiera potente e colma d’amore, cambia il mondo.
Perciò, figli miei, pregate, pregate, pregate!
Io sono con voi.
Vi ringrazio!
Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) -
13-4 Giugno 6, 1921 Il più grande miracolo che Dio può fare, è che un’anima viva del suo Fiat.
(1) Stavo sperdendomi nel santo Volere di Gesù benedetto e pensavo tra me: “Quale sarà più grande, più variata, più molteplice, l’opera della Creazione o l’opera Redimente?” Ed il mio sempre amabile Gesù mi ha detto:
(2) “Figlia mia, l’opera Redimente è più grande, più variata e molteplice dell’opera della Creazione, anzi è tanto più grande, che ogni atto dell’opera Redimente sono mari immensi che circondano l’opera della Creazione, la quale circondata dall’opera Redimente, l’opera della Creazione non resta altro che piccoli fiumicelli circondati dai vastissimi mari dell’opera Redimente. Ora, chi vive nella mia Volontà, chi prende per vita il mio Fiat Voluntas Tua, scorre in questi mari immensi dell’opera Redimente, si diffonde e si allarga insieme, in modo da superare la stessa opera della Creazione, perciò la sola Vita del mio Fiat può dare vero onore e gloria all’opera della Creazione, perché il mio Fiat si moltiplica, si estende dovunque, non ha limiti; invece l’opera della Creazione ha i suoi limiti, né si può allargare di più di quel che è. (3) Figlia mia, il più grande miracolo che può operare la mia onnipotenza, è che un’anima viva del mio Fiat. Ti par poco che la mia Volontà santa, immensa, eterna, scenda in una creatura, e mettendo insieme la mia Volontà con la sua la sperdo in Me e mi fo Vita di tutto l’operato della creatura, anche delle più piccole cose? Sicché il suo palpito, la parola, il pensiero, il moto, il respiro, è del Dio vivente nella creatura; nasconde in sé Cielo e terra, ed apparentemente si vede una creatura; grazia più grande, prodigio più portentoso, santità più eroica non potrei dare che il mio Fiat. Vedi, l’opera della Creazione è grande, l’opera della Redenzione è più grande ancora; il mio Fiat, il far vivere la creatura nella mia Volontà, supera l’una e l’altra, perché nella Creazione il mio Fiat creò e mise fuori le opere mie, ma non restò come centro di vita nelle cose create; nella Redenzione, il mio Fiat restò come centro di vita nella mia Umanità, ma non restò come centro di vita nelle creature, anzi se la loro volontà non aderisce alla mia, rendono vani i frutti della mia Redenzione; invece il mio Fiat, il far vivere la creatura nel mio Volere, Io resto come centro di vita della creatura, e perciò ti ripeto, come altre volte, che il mio Fiat Voluntas Tua sarà la vera gloria dell’opera della Creazione, ed il compimento dei copiosi frutti dell’opera della Redenzione. Ecco la causa perché non voglio altro da te, che il mio Fiat sia la tua vita, che non miri altro che il mio Volere, perché voglio essere come centro della tua vita”.