MaM
Messaggio del 8 agosto 1985:Cari figli, oggi vi invito ad entrare in lotta contro satana per mezzo della preghiera, particolarmente in questo periodo (Novena dell'Assunta). Adesso satana vuole agire di più, dato che voi siete a conoscenza della sua attività. Cari figli, rivestitevi dell'armatura contro satana e vincetelo con il Rosario in mano. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 13-3 Giugno 2, 1921 Gesù nel venire sulla terra, quasi nulla o pochissimo disse della sua Volontà.

(1) Mi sentivo molto oppressa ché mi hanno detto di voler mettere in stampa tutto ciò che il mio dolce Gesù mi aveva manifestato sul suo Santissimo Volere, ed era tanta l’angustia che mi sentivo anche agitata, ed il mio dolce Gesù nel mio interno mi diceva:

(2) “Vuoi tu arbitrarti? Bella questa; solo ché un maestro ha voluto dettare ad un alunno una sua dottrina, non può rendersi pubblica la dottrina? Né il bene che si può fare con essa? Questo sarebbe assurdo, e dispiacere il proprio maestro, e poi, di te non c’è nulla, ma tutta è dottrina mia, tu non sei stata altro che una scrivana, e solo perché ho scelto te, vorresti seppellire i miei insegnamenti, e quindi anche la mia gloria?”

(3) Ma con tutto ciò mi sentivo inquieta, ed il mio sempre amabile Gesù, uscendo da dentro il mio interno, mi ha cinto il collo col suo braccio, e stringendomi forte mi ha detto:

(4) “Figlia diletta mia, chetati, chetati e rendi contento il tuo Gesù”.

(5) Ed io: “Amor mio, è troppo duro il sacrificio, il solo pensare che tutto ciò che è passato tra Te e me deve uscire fuori, mi sento morire e mi crepa il cuore per il dolore. Se ho scritto è stato solo per ubbidire e per il timore che Tu potresti dispiacerti, ed ora vedi in che labirinto mi getta l’ubbidienza. Vita mia, abbi pietà di me e mettici la tua santa mano”.

(6) E Gesù: “Figlia mia, e se Io lo voglio il sacrificio, tu devi essere pronta a farlo, né devi negarmi nulla. Or, tu devi sapere che Io nel venire sulla terra venni a manifestare la mia dottrina Celeste, a far conoscere la mia Umanità, la mia patria, e l’ordine che la creatura doveva tenere per raggiungere il Cielo, in una parola, il Vangelo; ma della mia Volontà quasi nulla o pochissimo dissi, quasi la sorvolai, facendo capire che la cosa che più m’importava era la Volontà del Padre mio. Dei suoi pregi, della sua altezza e grandezza, dei grandi beni che la creatura riceve col vivere nel mio Volere, quasi nulla dissi, perché la creatura, essendo troppo bambina nelle cose celesti, non avrebbe capito nulla, solo la insegnai a pregare: Fiat Voluntas Tua, Sicut in Coelo et in Terra, affinché si disponesse a conoscere questa mia Volontà per amarla e farla, e quindi ricevere i beni che Essa contiene. Ora, ciò che dovevo fare allora, gli insegnamenti che dovevo dare a tutti sulla mia Volontà, li ho dato a te, sicché col farli conoscere non è altro che supplire a ciò che dovevo fare Io stando in terra, come compimento della mia Venuta. Quindi, non vuoi tu che compisca lo scopo della mia venuta sulla terra? Perciò lascia fare a Me, Io vigilerò tutto e disporrò tutto, e tu seguimi e stati in pace”.