(1) La mia povera mente me la sentivo come stordita, e mi mancano i vocaboli per mettere su carta ciò che sento, se il mio Gesù vorrà che scriva, si benignerà di dire in parole ciò che infonde a via di luce in me. Onde ricordo solo che venendo mi ha detto:
(2) “Figlia mia, chi nella mia Volontà prega, ama, ripara, mi bacia, mi adora, Io sento in essa come se tutti mi pregassero, mi amassero, ecc., perché la mia Volontà involgendo tutto e tutti nel mio Volere, l’anima mi dà il bacio, l’amore, l’adorazione di tutti, ed Io guardando tutti in lei, do a lei tanti baci, tanto amore, quanto ne dovrei dare a tutti. L’anima nella mia Volontà non è contenta se non mi vede completato dall’amore di tutti, se non mi vede baciato, adorato, pregato da tutti. Nella mia Volontà non si possono fare cose a metà ma complete, ed Io all’anima che agisce nel mio Volere, non posso dare cose piccole, ma immense, che possono essere sufficienti per tutti. Io faccio con l’anima che agisce nel mio Volere, come una persona che vorrebbe essere fatto un lavoro da dieci persone, or, di questi dieci uno solo si offre a fare il lavoro, tutti gli altri si rifiutano. Non è giusto che tutto ciò che dovrebbe dare a tutti i dieci lo dia ad uno solo? Altrimenti dove sarebbe la diversità di chi agisce nel mio Volere, e di chi agisce nella sua volontà?”