(1) Stavo impensierita su ciò che sta scritto di sopra, e dicevo tra me: “Io non so che vorrà Gesù da me; eppure Lui sa quanto sono cattiva e come non sono buona a nulla”. E Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:
(2) “Figlia mia, ricordati che anni addietro ti domandai se tu volevi fare vita nel mio Volere, e siccome ti voleva nel mio Volere, volli che nel mio stesso Volere pronunciassi il tuo sì; questo sì fu legato ad un punto eterno e ad una Volontà che non avrà fine; questo sì sta nel centro del mio Volere e circondato da immensità infinita, e volendosene uscire, non trova quasi la via, perciò delle tue piccole opposizioni, di qualche tuo malcontento, Io me ne rido e mi diverto, vedendoti come quelle persone legate nel fondo del mare, di propria volontà, che volendosene uscire non trovano che acqua, e siccome sono legate nel fondo del mare, sentono la molestia di volerne uscire, e per starsene tranquille e felici vi tuffano di più nel fondo del mare. Così Io, vedendoti imbarazzata come se volessi uscirne, e non potendolo, legata dal tuo stesso sì, ti tuffi di più nel fondo del mio Volere, ed Io me la rido e mi diverto. E poi, credi tu che sia cosa da nulla e facile spostarti da dentro il mio Volere? Sposteresti un punto eterno, e se sapessi che significa spostare un punto eterno, ne tremeresti di spavento”.
(3) Poi ha soggiunto: “Il primo sì nel mio Fiat, l’ho chiesto alla mia cara Mamma, ed oh! potenza del suo Fiat nel mio Volere, non appena il Fiat Divino s’incontrò col Fiat della mia Mamma, se ne fecero uno solo; il mio Fiat la innalzò, la divinizzò, la adombrò, e senza opera umana concepì Me, Figlio di Dio. Nel solo mio Fiat poteva concepirmi; il mio Fiat le comunicò l’immensità, l’infinità, la fecondità in modo divino, e perciò potette restare concepito in Essa l’Immenso, l’Eterno, l’Infinito. Non appena disse Fiat Michi, non solo s’impossessò di Me, ma adombrò insieme tutte le creature, tutte le cose create, sentiva tutte le vite delle creature in Sé, e d’allora incominciò a farla da Madre e da Regina di tutti. Quanti portenti non contiene questo sì della mia Mamma, se li volessi dir tutti, non finiresti mai di sentirli.
(4) Ora un secondo sì nel mio Volere l’ho chiesto a te, e tu, sebbene tremante, lo pronunziasti, ora, questo sì nel mio Volere avrà dei suoi portenti, avrà un compimento divino, tu seguimi e sprofondati di più nel mare immenso della mia Volontà, ed Io ci penserò a tutto; la mia Mamma non pensò come avrei fatto a concepirmi in Lei, ma disse solo Fiat Michi, ed Io ci pensai nel modo come concepirmi. Così farai tu”.