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Messaggio del 14 settembre 1986:Io sono felice ma la mia felicità non sarà completa finchè anche voi non sarete nella gioia. E voi non potrete essere colmi di gioia finche non avrete capito il mio amore immenso per voi.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 12-135 Giugno 22, 1920 La santità della Umanità di Gesù fu il pieno disinteresse.

(1) Stavo secondo il mio solito portando al mio dolce Gesù, tutta l’umana famiglia, pregando, riparando, sostituendomi a nome di tutti per ciò che ciascuno è in dovere di fare, ma mentre ciò facevo un pensiero mi ha detto: “Pensa e prega per te stessa, non vedi in che stato penoso ti sei ridotta?” E quasi mi accingevo a farlo, ma il mio Gesù movendosi nel mio interno e tirandomi a Sé mi ha detto:

(2) “Figlia mia, perché vuoi scostarti dalla mia somiglianza? Io non pensai mai a Me stesso, la santità della mia Umanità fu il pieno disinteresse, nulla feci per Me, ma tutto soffrii e feci per le creature, il mio amore può dirsi vero, perch’è improntato dal mio proprio disinteresse, dove c’è l’interesse non si può dire che c’è una fonte di verità; ma però l’anima col disinteresse proprio è la più che si fa avanti, e mentre si fa avanti il mare della mia grazia la prende da dietro inondandola, in modo da farla restare tutta sommersa senza che lei ci pensasse; invece chi pensa a sé stessa è l’ultima, ed il mare della mia grazia le sta davanti e deve lei a forza di braccio solcare il mare, se pure gli riesce, perché il pensiero di sé stessa li creerà tanti intoppi, da incuterle timore di gettarsi nel mio mare, e passa pericolo di restare alla riva”.