MaM
Messaggio del 2 agosto 2014:Cari figli, il motivo per cui sto con voi, la mia missione, e' di aiutarvi affinché vinca il bene, anche se questo adesso a voi non sembra possibile. So che molte cose non le comprendete, come anch’ io non avevo compreso tutto quello che mio Figlio mi insegnava mentre cresceva accanto a me, ma io gli credevo e l'ho seguito. Questo chiedo anche a voi di credermi e di seguirmi, ma figli miei, seguire me significa amare mio Figlio al di sopra di tutti, amarlo in ogni persona senza distinzione. Per poter fare tutto ciò io vi invito nuovamente alla rinuncia, alla preghiera e al digiuno. Vi invito affinché la vita per la vostra anima sia l'Eucaristia. Io vi invito ad essere miei apostoli della luce, coloro che nel mondo diffonderanno l'amore e la misericordia. Figli miei, la vostra vita e' solo un battito in confronto alla vita eterna. Quando sarete di fronte a mio Figlio, lui nei vostri cuori vedrà quanto amore avete avuto. Per poter nel modo giusto diffondere l'amore io prego mio Figlio affinché attraverso l'amore vi doni l'unione per mezzo suo, l'unione tra di voi e l'unione tra voi e i vostri pastori. Mio Figlio sempre vi si dona nuovamente attraverso di loro e rinnova le vostre anime. Non dimenticate questo. Vi ringrazio.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 12-129 Maggio 1, 1920 La santità per chi vive nel Voler Divino, è il Gloria Patri continuato.

(1) La mia miseria si fa più sentire, e nel mio interno dicevo: “Mio Gesù, quale vita è la mia?” E Lui senza darmi tempo di dire altro, ha risposto subito:

(2) “Figlia mia, per chi vive nel mio Volere, la sua santità ha un solo punto, è il Gloria Patri continuato, col seguito del Sicut erat in principio ed nunc ed semper et in saecula saeculorum. Non c’è cosa che non dia gloria a Dio, al tutto completa, sempre stabile, sempre eguale, sempre regina, senza mai mutarsi. Questa Santità non è soggetta a rovesci, a perdite, è sempre regnare, sicché il suo fondo è il Gloria Patri, la sua prerogativa è il Sicut erat in principio, ecc”.

(3) Continuando a lamentarmi delle sue privazioni e delle sottrazioni del patire, mentre agli altri ne dà abbondante, il mio sempre amabile Gesù è uscito da dentro il mio interno, e poggiando la testa sulla mia spalla mi ha detto tutto afflitto:

(4) “Figlia mia, chi vive nella mia Volontà vive in alto, e chi vive in alto può guardare con più chiarezza nel basso, e deve prendere parte alle decisioni, alle afflizioni ed a tutto ciò che conviene alle persone che vivono in alto. Non vedi tu nel mondo, alcune volte, padre e madre, e qualche volta anche un figlio più grande è capace di prendere parte alle decisioni, ai dolori dei genitori, mentre questi sono sotto l’incubo di pene dolorose, d’incertezze, d’intrighi, di perdite; gli altri figli piccoli non ne sanno nulla, anzi li fanno scherzare e fare il corso della vita ordinaria della famiglia, non volendo amareggiare quelle tenere vite senza uno scopo utile per loro e per i genitori. Così succede nell’ordine della grazia, chi è piccolo e ancora crescente, vive nel basso, e quindi le son necessarie le purghe ed i mezzi necessari per farlo crescere nella santità, sarebbe come i piccoli della famiglia, che voler parlare loro d’affari, d’intrighi, di pene, sarebbe stordirgli senza che ne capiscono un’acca; ma chi vive nel mio Volere, vivendo in alto deve sottostare alle pene di chi vive nel basso, vedere i loro pericoli, aiutarli, prendere delle serie decisioni da tremare, mentre loro se ne stanno tranquilli. Perciò quietati, e nel mio Volere faremo vita in comune, ed insieme con Me prenderai parte ai dolori dell’umana famiglia, vigilerai sulle grandi tempeste che risorgeranno, e mentre loro nel pericolo scherzeranno, tu insieme con Me piangerai la loro sventura.