(1) Stavo dicendo al mio dolce Gesù: “Vorrei nascondermi tanto, da scomparire a tutti e che tutti si scordassero, come se più non esistessi sulla terra. Come mi pesa il dover trattare con persone, sento tutta la necessità d’un profondo silenzio”. E Lui, movendosi nel mio interno mi ha detto:
(2) “Tu vuoi nasconderti, ed Io ti voglio come candelabro che deve dar luce, e questo candelabro sarà acceso dai riverberi della mia luce eterna; sicché, se tu vuoi nasconderti, non te nascondi, ma nascondi Me, la mia luce, la mia parola”.
(3) Dopo ciò, io continuavo a pregare, e non so come mi son trovata fuori di me stessa insieme con Gesù, io ero piccola e Gesù era grande e Lui mi ha detto:
(4) “Figlia mia, allungati in modo da eguagliarmi, voglio che le tue braccia arrivino alle mie, la tua bocca alla mia”.
(5) Io non sapevo come fare perché ero troppo piccola, e Gesù ha messo le sue mani nelle mie e mi ha ripetuto: “Allungati, allungati”. Io ho provato e mi sentivo come una molle, che se volevo allungarmi mi allungavo, se no, rimanevo piccola; onde con facilità mi sono allungata ed ho poggiato la mia testa sulla spalla di Gesù, e continuava a tenere le sue mani nelle mie. Al contatto delle sue santissime mani mi son ricordata delle piaghe di Gesù e gli ho detto: “Amor mio, vuoi che ti eguagli, e perché non mi dai i tuoi dolori? Dammeli, non me li negare”. Gesù mi ha guardato e mi ha stretto forte al suo cuore, come se mi volesse dire tante cose, ed è scomparso, ed io mi son trovata in me stessa.