(1) Continuando il mio solito stato, stavo pensando: “Come sarà? Sono così cattiva, non son buona a nulla; con le privazioni del mio Gesù mi son ridotta ad uno stato da far piangere, se si potesse vedere, anche le pietre; e con tutto ciò non dubbi, né timori, né di giudizio né d’inferno, che stato raccapricciante è il mio”. Mentre ciò pensavo, il mio amabile Gesù si è mosso nel mio interno e mi ha detto:
(2) “Figlia mia, non appena l’anima entra nel mio volere e si decide a vivere in Esso, partono da lei tutti i dubbi e tutti i timori, succede come ad una figlia d’un re, che per quanto si voglia dire dalla gente che non è figlia a suo padre, lei non da retta, anzi va orgogliosa e dice a tutti: E’ inutile dirmi il contrario, mettermi dubbi e timori, io sono vera figlia del re, lui è padre mio, vivo con lui, anzi, il suo stesso regno è mio. Sicché, a tanti altri beni che porta il vivere nel mio Volere, porta insieme lo stato di sicurezza, e siccome fa suo ciò che è mio, come può temere di ciò che possiede? Sicché il timore, il dubbio, l’inferno si smarriscono e non trovano la porta, la via, la chiave per entrare nell’anima, anzi, come l’anima entra nel Voler Divino si spoglia di sé, ed Io la vesto di Me con abiti regali, e queste vesti le mettono il suggello che è mia figlia; il mio regno, come è mio è suo, e difendendo i nostri diritti prende parte a giudicare ed a condannare gli altri, dunque, come vuoi tu andare pescando timori?”