MaM
Messaggio del 25 luglio 2002: Cari figli, oggi gioisco con il vostro patrono e vi invito ad essere aperti alla volontà di Dio in modo che cresca la fede in voi e, attraverso di voi, nelle persone che incontrerete nella vostra vita quotidiana. Figlioli, pregate finché la preghiera diventi per voi gioia. Chiedete attraverso i vostri santi protettori, affinché vi aiutino a crescere nell’amore verso Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 12-99 Aprile 19, 1919 Gesù fece per ciascun’anima, tutto ciò che erano obbligate verso il loro Creatore.

(1) Continuando il mio solito stato, mi sentivo tutta afflitta, ed il mio sempre amabile Gesù nel venire mi ha stretto, e cingendomi col suo braccio il collo, mi ha detto:

(2) “Figlia mia, che hai? La tua afflizione pesa sul mio cuore e mi trafigge più che le stesse mie pene; povera figlia, tu hai compatito tante volte Me, e preso su di te le mie pene; ora voglio compatire te e prendere Io la tua pena”.

(3) E mi stringeva tutta al suo cuore, e tirandomi fuori di me stessa ha soggiunto:

(4) “Sollevati figlia mia, vieni nella mia Divinità per poter meglio comprendere e vedere ciò che faceva la mia Umanità a pro delle creature”.

(5) Io non so dire ciò che ho compreso, in molte cose mi mancano i vocaboli, dico solo quello che mi ha detto il mio dolce Gesù:

(6) “Figlia mia, la mia Umanità fu il solo organo che riordinò l’armonia tra il Creatore e la creatura. Io feci per ciascun’anima tutto ciò che erano obbligate verso il loro Creatore, non escludendo neppure le stesse anime perdute, perché di tutte le cose create dovevo dare al Padre gloria, amore e soddisfazione completa, con questa sola differenza: Che le anime che in qualche modo soddisfanno ai loro doveri verso il Creatore, che quasi nessuna giunge a soddisfarli tutti, alla mia si unisce la loro gloria, e tutto ciò che fanno resta come innestato nella mia; le perdute restano come membra inaridite, che mancando gli umori vitali, non sono atte a ricevere nessuno innesto del bene che ho fatto per loro, ma solo atte di bruciare nel fuoco eterno. Sicché la mia Umanità restituì l’armonia perduta tra creature e Creatore, e la suggellò a prezzo di sangue e di pene inaudite”.