MaM
Messaggio del 1 gennaio 1990:Figli cari! Come vostra madre vi chiedo, come vi ho già fatto altre volte, di rinnovare la preghiera nelle vostre famiglie. Figli miei, oggi la famiglia ha particolarmente bisogno della preghiera. Perciò vi chiedo di accogliere il mio invito a pregare in famiglia.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 12-97 Aprile 7, 1919 Effetti del Voler Divino. Minacce di castighi.

(1) Continuando il mio solito stato, il mio dolce Gesù è venuto tutto stanco, in atto di chiedermi aiuto, e poggiando il suo cuore sul mio, mi faceva sentire le sue pene; ogni pena che sentivo era capace di darmi morte, ma Gesù, sostenendomi mi dava la forza a non morire. Poi, guardandomi mi ha detto:

(2) “Figlia mia, pazienza, in certi giorni mi sono più che mai necessarie le tue pene, per fare che il mondo non facesse tutto una fiamma, perciò voglio farti più patire”.

(3) E con una lancia che teneva in mano mi ha squarciato il cuore. Io soffrivo molto ma mi sentivo felice pensando che il mio Gesù divideva con me le sue pene, e sfogandosi con me potesse risparmiare le gente dagli imminenti e terribili flagelli che scoppieranno. Onde, dopo qualche ora di pene intense, il mio amabile Gesù mi ha detto:

(4) “Figlia diletta mia, tu soffri molto, vieni perciò nel mio Volere per prendere ristoro, ed insieme preghiamo per la povera umanità”.

(5) Io non so come, mi son trovata nell’immensità del Voler Divino, in braccia a Gesù, e Lui come sottovoce diceva, ed io ripetevo appresso. Dirò qualche idea di ciò che diceva, che il dire tutto mi riesce impossibile.

(6) Ricordo: Nel Volere di Gesù vedevo tutti i pensieri di Gesù, tutto il bene che ci aveva fatto con la sua intelligenza, e come dalla sua mente ricevevano vita tutte le intelligenze umane, ma, oh! Dio, che abuso ne facevano, quante offese, ed io dicevo: “Gesù, moltiplico i miei pensieri nel tuo Volere, per dare ad ogni tuo pensiero un bacio d’un pensiero divino, un’adorazione, una riconoscenza di Te, una riparazione, un amore di pensieri divini, come se un altro Gesù ciò facesse, e questo a nome di tutti e di tutti i pensieri umani presenti, passati e futuri, ed intendo supplire alle stesse intelligenze delle anime perdute. Voglio che la gloria di tutte le creature sia completa e che nessuna manchi all’appello, e ciò che non fanno loro, faccio io nel tuo Volere per darti gloria divina e completa”.

(7) Poi, Gesù guardandomi aspettava come se volesse una riparazione ai suoi occhi; ed io ho detto: “Gesù, mi moltiplico nei tuoi sguardi, per avere anch’io tanti sguardi per quante volte hai guardato la creatura con amore; nelle tue lacrime per piangere anch’io per tutte le colpe delle creature, per poterti dare a nome di tutti, sguardi d’amore divino e lacrime divine, per darti gloria e riparazione completa per tutti gli sguardi di tutte le creature”. Poi, Gesù ha voluto che a tutto, alla bocca, al cuore, ai desideri, ecc. seguissi le riparazioni, moltiplicando tutto nel suo Volere, che il dire tutto sarei troppo lunga, perciò passo avanti. Poi, Gesù ha soggiunto:

(8) “Figlia mia, come tu facevi gli atti nel mio Volere, tanti soli si formavano tra il Cielo e la terra, ed Io guardo la terra attraverso di questi soli, altrimenti è tanto il ribrezzo che mi fa la terra, che non potrei guardarla. Ma essa poco riceve da questi soli, perché sono tante le tenebre che spandono, che facendosi di fronte a questi soli, non ricevono né tutta la luce, né il calore”.

(9) Dopo mi ha trasportato in mezzo alle creature, ma chi può dire ciò che facevano? Solo dico che il mio Gesù con accento doloroso ha soggiunto:

(10) “Che disordine nel mondo, però questo disordine è colpa dei capi, tanto civili quanto ecclesiastici; la loro vita interessata e corrotta non aveva forza di correggere i sudditi, quindi hanno chiuso gli occhi sopra i mali delle membra, perché già rimproveravano i mali propri, e se lo hanno fatto, è stato tutto in modo superficiale, perché non avendo in loro la vita di quel bene, come potevano infonderlo negli altri? E quante volte questi capi perversi hanno anteposto i cattivi ai buoni, tanto che i pochi buoni sono restati scossi da questo agire dei capi. Perciò farò colpire i capi in modo speciale”.

(11) Ed io: “Risparmiate i capi della Chiesa, già sono pochi, se Voi li colpisci mancheranno i reggitori”.

(12) E Gesù: “Non ti ricordi che con dodici apostoli fondai la mia Chiesa? Così, quei pochi che resteranno basteranno a riformare il mondo. Il nemico è già alle loro porte, le rivoluzioni sono già in campo, le nazioni nuoteranno nel sangue, i capi saranno dispersi; prega, prega e soffri, affinché il nemico non abbia la libertà di mettere tutto in rovina”.