MaM
Messaggio del 2 agosto 2018:Cari figli, con materno amore vi invito ad aprire i cuori alla pace, ad aprire i cuori a mio Figlio, affinché nei vostri cuori canti l’amore verso mio Figlio. Solo da quell’amore, infatti, nell’anima giunge la pace. Figli miei, so che avete la bontà, so che avete l’amore, un amore misericordioso. Molti miei figli, però, hanno ancora il cuore chiuso. Pensano di poter agire senza rivolgere i loro pensieri verso il Padre Celeste che illumina, verso mio Figlio, che è sempre nuovamente con voi nell’Eucaristia e desidera ascoltarvi. Figli miei, perché non gli parlate? La vita di ognuno di voi è importante e preziosa, perché è un dono del Padre Celeste per l’eternità. Perciò non dimenticate mai di ringraziarlo. Parlategli! So, figli miei, che vi è sconosciuto ciò che verrà dopo ma, quando verrà il vostro dopo, riceverete tutte le risposte. Il mio amore materno desidera che siate pronti. Figli miei, con la vostra vita mettete nel cuore delle persone che incontrate dei buoni sentimenti: sentimenti di pace, di bontà, d’amore e di perdono. Attraverso la preghiera, ascoltate quello che vi dice mio Figlio ed agite in quel modo. Vi invito nuovamente alla preghiera per i vostri pastori, per coloro che mio Figlio ha chiamato. Ricordate che hanno bisogno di preghiera e d’amore. Vi ringrazio.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 12-87 Febbraio 24, 1919 L’uomo, capolavoro della Potenza Creatrice.

(1) Trovandomi nel solito mio stato, il benedetto Gesù nel venire mi ha detto:

(2) “Figlia mia, niente hai detto della creazione dell’uomo, del capolavoro della potenza creatrice, dove l’Eterno, non a spruzzi, ma onde, a fiumi gettava il suo amore, la sua bellezza, la sua maestria, e preso da eccesso d’amore metteva Sé stesso come centro dell’uomo; ma Lui ne voleva una degna abitazione, che fa dunque questa Maestà increata? Crea l’uomo a sua immagine e somiglianza, dal fondo del suo amore vi trae un respiro e col suo alito onnipotente vi infonde la vita, dotando l’uomo di tutte le sue qualità, proporzionate a creatura, facendolo un piccolo Dio, sicché tutto ciò che vedi nel creato era un bel nulla a confronto della creazione dell’uomo, oh! quanti cieli, stelle, soli più belli stendeva nell’anima creata, quanta varietà di bellezza, quante armonie, basta dire che mirò l’uomo creato e lo trovò tanto bello da innamorarsi, e geloso di questo suo portento, Lui stesso si fece custode e possessore dell’uomo, e disse: “Tutto ho creato per te, ti do il dominio di tutto, tutto è tuo e tu sarai tutto mio”. Tu non tutto potrai comprendere i mari d’amore, le relazioni intime e dirette, la somiglianza che corre tra Creatore e creatura, ah! figlia del cuor mio, se la creatura conoscesse quanto è bella la sua anima, quante doti divine contiene, e come tra tutte le cose create sorpassa tutto in bellezza, in potenza, in luce, tanto, che si può dire: “E’ un piccolo Dio ed un piccolo mondo che tutto in sé contiene”. Oh! come lei stessa si stimerebbe di più, e non imbratterebbe con la più leggiera colpa una bellezza sì rara, un prodigio così portentoso della potenza creatrice. Ma la creatura, quasi cieca nel conoscere sé stessa, molto più cieca nel conoscere il suo Creatore, si va imbrattando tra mille sozzure, da sfigurare l’opera del Creatore, tanto, che stentatamente si riconosce. Pensa tu stessa qual è il nostro dolore; perciò vieni nel mio Volere, ed insieme con Me vieni a sostituire per i nostri fratelli innanzi al trono dell’Eterno, per tutti gli atti che dovrebbero fare per averli creato come un prodigio d’amore della sua onnipotenza, eppure così ingrati”.

(3) In un istante ci siamo trovati innanzi a questa Maestà Suprema, ed a nome di tutti abbiamo espresso il nostro amore, il ringraziamento, l’adorazione per averci creato con tanto eccesso d’amore e dotato di tante belle qualità.