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Messaggio del 28 settembre 1984:Figli miei! Dovete capire che la preghiera non è uno scherzo. La preghiera è un colloquio con Dio. In ogni preghiera dovete sentire la voce di Dio. Senza la preghiera non potete vivere. La preghiera è vita!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 12-85 Febbraio 13, 1919 Gesù le parla del suo nuovo ufficio.

(1) Continuando il mio solito stato, cercavo, e con ansia, il mio sempre amabile Gesù, e Lui tutto bontà è venuto e mi ha detto:

(2) “Figlia diletta del mio Volere, vuoi venire nella mia Volontà a sostituire in modo divino a tanti atti non fatti dagli altri nostri fratelli? A tanti altri fatti umanamente, e ad altri atti santi, sì, ma umani e non in ordine divino? Io tutto ho fatto nell’ordine divino, ma non sono contento ancora, voglio che la creatura entri nella mia Volontà ed in modo divino venga a baciare i miei atti, sostituendosi a tutto come feci Io; perciò vieni, vieni, lo sospiro, lo desidero tanto, che mi metto come in festa quando veggo che la creatura entra in questo ambiente divino, e moltiplicandosi insieme con Me si moltiplica in tutti, ed ama, ripara, sostituisce a tutti e per ciascuno in modo divino. Le cose umane non le riconosco più in lei, ma tutte cose mie, il mio amore sorge e si moltiplica, le riparazioni si moltiplicano all’infinito, le sostituzioni sono divine; che gioia! che festa! gli stessi santi si uniscono con Me e fanno festa, e aspettano con ardore che una loro sorella sostituisca ai stessi atti loro santi nell’ordine umano, ma non nell’ordine divino; mi pregano che subito faccia entrare in questo ambiente divino la creatura, e che tutti i loro atti siano sostituiti solo col Voler Divino e con l’impronta dell’Eterno. L’ho fatto Io per tutti, ora voglio che lo faccia tu per tutti”.

(3) Ed io: “Mio Gesù, il tuo parlare mi confonde, e so che Tu solo basti per tutto; e poi, tutto è roba tua”.

(4) E Gesù: “Certo che Io solo basto per tutti; e non sono Io il padrone di eleggere una creatura, ed insieme con Me darle l’ufficio e farla bastare per tutti? E poi, che importa a te che sia roba mia? Forse ciò che è mio non posso darlo a te? Questo è tutto il mio contento, darti tutto, e se tu non mi corrispondi e non lo accetti mi rendi scontento, e tutta quella catena di grazie che ti ho fatto per farti giungere a questo punto di chiamarti a questo ufficio, me la rendi defraudata”.

(5) Io sono entrata in Gesù, e facevo ciò che faceva Gesù. Oh! come vedevo con chiarezza ciò che Gesù mi aveva detto, con Lui restavo moltiplicata in tutti, anche nei santi. Ma ritornando in me stessa qualche dubbio si suscitava in me, e Gesù ha soggiunto:

(6) “Un atto solo di mia Volontà, ed anche un istante, è pieno di vita creatrice, e chi questa vita contiene, in quell’istante può dar vita a tutto, conservare tutto, sicché, da questo solo atto della mia Volontà, il sole riceve la vita della luce, la terra la conservazione, le creature la vita; perché dubiti tu dunque? E poi, ho la mia corte in Cielo, e ne voglio un’altra corte sulla terra. Indovini tu chi formerà questa Corte?”

(7) Ed io: “Le anime che vivranno nel tuo Volere”.

(8) E Lui: “Brava; sono proprio loro, che senza l’ombra dell’interesse e della santità personale, ma tutta divina, vivranno a bene dei loro fratelli, e faranno un solo eco col Cielo”.