MaM
Messaggio del 2 agosto 2012:Cari figli, sono con voi e non mi arrendo. Desidero farvi conoscere mio Figlio. Desidero i miei figli con me nella vita eterna. Desidero che proviate la gioia della pace e che abbiate la salvezza eterna. Prego affinché superiate le debolezze umane. Prego mio Figlio affinché vi doni cuori puri. Cari miei figli, solo cuori puri sanno come portare la croce e sanno come sacrificarsi per tutti quei peccatori che hanno offeso il Padre Celeste e che anche oggi lo offendono ma non l'hanno conosciuto. Prego affinché conosciate la luce della vera fede che viene solo dalla preghiera di cuori puri. Allora tutti coloro che vi sono vicini proveranno l'amore di mio Figlio. Pregate per coloro che mio Figlio ha scelto perche vi guidino sulla via verso la salvezza. Che le vostre labbra siano chiuse ad ogni giudizio. Vi ringrazio.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 12-82 Febbraio 6, 1919 Come l’anima nella Divina Volontà, può formare le ostie per alimentare a Gesù.

(1) Stavo fondendomi tutta nel mio dolce Gesù, facendo quanto più potevo d’entrare nel Divin Volere, per trovare la catena del mio amore eterno, delle riparazioni, del mio grido continuo di voler anime, con cui mi vagheggiava il mio sempre amabile Gesù fin ab eterno, e volendo incatenare insieme il mio piccolo amore nel tempo a quell’amore con cui Gesù mi vagheggiava eternamente, per potergli dare amore infinito, riparazioni infinite, sostituirmi a tutto, giusto come Gesù mi aveva insegnato. Mentre ciò facevo, il mio dolce Gesù è venuto tutto in fretta e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, ho gran fame”.

(3) E pareva che prendesse da dentro della mia bocca tante piccole pallottoline bianche e se le mangiava. Poi, come se si volesse sfamare del tutto, è entrato dentro del mio cuore, e con tutte e due le mani prendeva tante molliche grosse e piccole, e con tutta fretta se le mangiava; poi, come se si fosse sfamato, si è appoggiato sul mio letto e mi ha detto:

(4) “Figlia mia, come l’anima va racchiudendo il mio Volere e mi ama, nel mio Volere racchiude Me, ed amandomi forma intorno a Me gli accidenti per imprigionarmi dentro e vi forma un’ostia per Me; così se soffre, se ripara, ecc., e rinchiude il mio Volere, mi forma tante ostie per comunicare Me, e sfamarmi in modo divino e degno di Me. Io non appena veggo formate queste ostie nell’anima, me le vado a prendere per nutrirmi, per saziare la mia insaziabile fame che ho che la creatura mi renda amore per amore, sicché puoi dirmi: Tu hai comunicato me, anch’io ho comunicato Te”.

(5) Ed io: “Gesù, le mie ostie sono roba tua stessa, invece le tue sono roba tua; quindi io rimango sempre al disotto di Te”.

(6) E Gesù: “Per chi ama davvero, Io non so, né voglio far conto, e poi, nelle mie ostie è Gesù che ti do, e nelle tue è tutto Gesù che mi dai; vuoi vederlo?”

(7) Ed io: “Sì”. Ha steso la sua mano nel mio cuore ed ha preso una piccola pallottolina bianca, l’ha spezzato e da dentro è uscito un altro Gesù.

(8) E Lui: “Hai visto? Come ne sono contento quando la creatura giunge a poter comunicare Me stesso, perciò fammi molte ostie, ed Io verrò a nutrirmi in te; mi rinnoverai il contento, la gloria, l’amore quando nell’istituirmi Sacramentato comunicai Me stesso”.