(1) Continuando il mio solito stato, appena è venuto il mio dolce Gesù, e pareva che sentiva un dolore forte al cuore, e chiedendomi aiuto mi ha detto:
(2) “Figlia mia, che catene di delitti in questi giorni, che trionfo satanico. La prosperità dell’empio è il segno più cattivo e sono spinte con cui la fede parte dalle loro nazioni, restano come inceppati dentro d’una oscura prigione. Invece le umiliazioni all’empio sono tante fessure per cui entra la luce, che facendolo rientrare in sé stesso, le porta la fede a lui ed alle stesse nazioni. Sicché le farà più bene l’umiliazione che qualunque vittorie e conquiste. Che punti critici e dolorose attraverseranno! L’inferno ed i malvagi si rodono di rabbia per incominciare le loro tresche e malvagità. Poveri miei figli, povera mia Chiesa”.