(1) Trovandomi nel solito mio stato, stavo dicendo al mio dolce Gesù: “Se volessi che uscissi dal mio solito stato; come è possibile che dopo tanto tempo non mi contenti?” E Lui mi ha detto:
(2) “Figlia, chi fa la mia Volontà e vive nel mio Volere, e non per poco, ma per un periodo di vita, mi forma come una prigione nel suo cuore, tutta della mia Volontà. Sicché, come faceva la mia Volontà e cercava di vivere nel mio Volere, così andava innalzando le mura di questa divina e celeste prigione, ed Io con mio sommo contento ne sono rimasto imprigionato dentro; e come lei assorbiva Me, Io assorbivo lei in Me, in modo da formare in Me la sua prigionia; sicché lei è restata imprigionata in Me ed Io imprigionato in lei. Onde quando l’anima vuole qualche cosa, Io le dico: “Tu hai fatto sempre la mia Volontà, è giusto che Io qualche volta faccia la tua”. Molto più, che vivendo quest’anima della mia Volontà, ciò che vuole può essere frutto, desiderio della mia stessa Volontà che vive in lei, perciò non ti dar pensiero, quando sarà necessario Io farò la tua volontà.