(1) Stavo fondendomi nel mio dolce Gesù, ma mi vedevo tanto misera che non sapevo che dargli, ed il sempre amabile Gesù, per consolarmi, mi ha detto:
(2) “Figlia mia, per chi fa la mia Volontà non esiste passato e futuro, ma tutto è in atto presente, e siccome tutto ciò che feci e soffrii sta tutto in atto presente, sicché se voglio dare so ddisfazione al Padre, o fare bene alle creature, posso farlo come se in atto stessi soffrendo ed operando. Così ciò che può soffrire o fare la creatura nella mia Volontà, immedesima già nelle mie pene e nelle mie opere, e se ne fanno una sola. E l’anima quando vuol darmi un attestato d’amore con le sue pene, può prendere le pene sofferte altre volte, che stanno in atto, e darmele per replicare il suo amore, le sue soddisfazioni verso di Me, ed Io nel vedere l’industria della creatura, che mette come al banco per moltiplicare i suoi atti e riscuoterne l’interesse per darmi amore e soddisfazioni, per arricchirla maggiormente e non farmi vincere in amore, le darò le mie pene, le mie opere moltiplicate, per darle amore e farmi amare”.