(1) Dopo fatta la Santa Comunione, pensavo tra me: “Come dovrei offrirla per compiacere a Gesù? ” E Lui sempre benigno mi ha detto:
(2) “Figlia mia, se vuoi darmi piacere, offrila come l’offrì la mia stessa Umanità. Io, prima di comunicare gli altri comunicai Me stesso, e volli fare questo per dare al Padre la gloria completa di tutte le comunioni delle creature, per racchiudere in Me tutte le riparazioni di tutti i sacrilegi, di tutte le offese che doveva ricevere nel Sacramento. La mia Umanità racchiudendo la Volontà Divina, racchiudeva tutte le riparazioni di tutti i tempi, e ricevendo Me stesso, ricevevo Me stesso degnamente. E siccome tutte le opere delle creature furono divinizzate dalla mia Umanità, così volli suggellare con la mia comunione, le comunioni delle creature; altrimenti, come poteva la creatura ricevere un Dio? Fu la mia Umanità che aprì questa porta alle creature, e le meritò di ricevere Me stesso. Ora tu figlia mia, falla nella mia Volontà, uniscila alla mia Umanità, così racchiuderai tutto ed Io troverò in te le riparazioni di tutti, il compenso di tutto, ed il mio compiacimento, anzi troverò un’altra volta Me stesso in te”.