MaM
Messaggio del 25 giugno 1991:10° Anniversario:"Cari figli, oggi nel grande giorno che mi avete regalato, desidero benedire tutti, dirvi che questi giorni in cui sto con voi sono giorni di grazia. Io desidero insegnarvi ed aiutarvi a camminare sulla strada della santità. Ci sono molti che non vogliono sentire i miei messaggi né accettare con serietà quello che io dico, ma per questo invito voi e prego affinché con la vostra vita e nella vita quotidiana testimoniate la mia presenza. Pregate,Dio vi aiuterà a scoprire la vera ragione della mia venuta. Perciò, figlioli, pregate e leggete la Sacra Scrittura perché, attraverso la mia venuta, possiate scoprire nella Sacra Scrittura il Messaggio che è per voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!"

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 11-92 Maggio 2, 1915 Pene di Gesù per i castighi.

(1) I miei giorni sono sempre più amarissimi. Questa mattina il mio dolce Gesù è venuto in uno stato tanto sofferente, da non sapersi ridire, nel vederlo così sofferente, io, a qualunque costo avrei voluto dargli un sollievo, ma non sapendo che fare me l’ho stretto al cuore e avvicinandomi alla sua bocca, con la mia cercavo di succhiare parte delle sue interne amarezze, ma che? Per quanta forza facevo nel succhiare non ci veniva nulla, ritornavo agli sforzi, ma tutto inutile, Gesù piangeva, io piangevo nel vedere che in nulla potevo alleviare le sue pene. Che strazio crudele! Gesù piangeva ché voleva versare, ma la sua Giustizia l’impediva, io piangevo nel vederlo piangere e che non potevo aiutarlo; sono pene che mancano i vocaboli per ridirle. E Gesù, singhiozzando mi ha detto:

(2) “Figlia mia, i peccati strappano dalle mie mani i flagelli, le guerre, Io sono costretto a permetterli, e nello stesso tempo piango e soffro con la creatura”.

(3) Io mi sentivo morire per il dolore, e Gesù volendomi distrarre ha soggiunto:

(4) “Figlia mia, non ti abbattere, anche questo è nella mia Volontà, perché le sole anime che vivono nella mia Volontà sono quelle che possono far fronte alla mia Giustizia, solo quelle che vivono del mio Volere hanno libero l’accesso d’entrare a parte dei decreti divini, e perorare per i loro fratelli. Quelli che soggiornano nella mia Volontà sono quelli che posseggono tutti i frutti della mia Umanità, perché la mia Umanità aveva i suoi limiti, mentre la mia Volontà non ha limiti, ed Essa viveva nella mia Volontà, inabissata dentro e fuori. Ora, le anime che vivono nella mia Volontà sono le più immediate alla mia Umanità, e facendola loro, perché a loro l’ho dato, possono presentarsi investite di Essa, come un altro Me stesso innanzi alla Divinità, e disarmare la Giustizia Divina, ed impetrare rescritti di perdono per le pervertite creature. Esse, vivendo nella mia Volontà vivono in Me, e siccome Io vivo in tutti, anche loro vivono in tutti e a pro di tutti. Vivono librati in aria come sole, e le loro preghiere, atti, le riparazioni e tutto ciò che fanno sono come raggi che scendono da loro a pro di tutti”.