(1) Stavo pensando allo stato presente, come poco o nulla ci soffro, e Gesù subito:
(2) “Figlia mia, tutto ciò che succede intorno e dentro dell’anima, amarezze, piaceri, contrasti, morti, privazioni, contenti e altro, non è che il mio lavorio continuo di far adempiere e svolgere in loro la mia Volontà, quando questo ottengo, tutto è fatto e perciò tutto le dà pace, anche lo stesso patire pare che vuol stare lontano, vedendo che il Volere Divino è più di lui e che le tiene luogo di tutto e supera tutto; pare che tutti le facciano riverenza, ed Io stesso quando l’anima giunge a questo punto che di tutto se ne serve per farmi compiere il lavorio del mio Volere, fatto ciò la dispongo per il Cielo”.