(1) Questa mattina trovandomi nel solito mio stato, quando appena è venuto il benedetto Gesù mi ha detto:
(2) “Figlia mia, sento il tuo alito e ne sento refrigerio, e non solo quando mi sto vicino a te il tuo alito mi reca refrigerio, ma anche quando gli altri parlano di te e delle cose dette da te per loro bene, sento per mezzo loro il tuo alito e me ne compiaccio, e il mio refrigerio si replica, e dico: “Anche per mezzo degli altri la mia figlia mi manda il suo refrigerio, perché se non fosse stata attenta ad ascoltarmi, mai avrebbe potuto fare il bene agli altri, quindi è sempre lei che mi manda questo bene”. Perciò ti voglio più bene e mi sento spinto a venire a conversare con te”.
(3) Poi ha soggiunto: “Il vero amore dev’essere solo. Invece quando è appoggiato a qualche altro, fosse anche santo, a persona spirituale, mi nausea, ed invece di contento ne provo amarezza e fastidio, perché l’amore, solo quando è solo mi dà padronanza e posso fare quello che voglio dell’anima, ed è della natura del vero amore; invece quando non è solo, una cosa si può fare, l’altra no, è una padronanza impicciata che non vi dà piena libertà, quindi l’amore si trova a disagio e ristretto”.